"Stiamo vivendo la fase più critica che si possa immaginare in un momento storico come questo, lo scenario è molto complicato. Se la Nato decidesse di intervenire, i singoli Paesi membri sarebbero costretti a tenerne conto. La ragione per la quale oggi si decide di rimanere un passo indietro rispetto al cuore del conflitto è perché innanzitutto la Nato è fuori dal conflitto". Lo ha detto a Tgcom24 l'europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini.

"Le dichiarazioni di Macron sono differenti da quelle dell'Italia, che ha un atteggiamento molto più prudente e utile al raggiungimento della pace. Un atteggiamento che sta a ribadire che le mosse in ambito militare e della difesa, se non sono definite in modo unitario, all'interno dell'Ue e soprattutto della Nato, non favoriranno la pace, ma piuttosto un inasprimento di quel dialogo che noi, anche a livello diplomatico, vogliamo tenere vivo, insieme al sostegno doveroso che stiamo dando alla difesa ucraina contro l'aggressione russa".  "Dietro a questa diversità - ha aggiunto - c'è una diversa coscienza del ruolo che l'Occidente ha nel presidiare la pace. Il pregio delle dichiarazioni dei ministri Tajani e Crosetto è di ribadire la stessa volontà di pace, la stessa accusa nei confronti dell'aggressione russa ma mantenendo saldi i principi dell'unità della difesa europea, che noi ci auguriamo migliori in termini di costruzione della governance e dell'unità dell'Occidente sotto la Nato".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 04 maggio 2024 alle 23:00
Autore: Redazione PN
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