Il fallimento del 7 ottobre 2023, quando Hamas ha attaccato Israele, è stato attribuito principalmente al governo israeliano. Lo ha dichiarato il ministro Benjamin Netanyahu, in un'intervista al programma "Dr. Phil Primetime" riportata da "Haaretz".  "Penso che dovremo fare un'indagine approfondita una volta finita la guerra, su cosa è successo, come è successo e chi l'ha fatto succedere... ma penso che ora il nostro obiettivo sia uno solo: raggiungere la vittoria", ha spiegato. Il premier israeliano ha riconosciuto i fallimenti del governo nel proteggere il popolo, sottolineando: "La prima responsabilità del governo è quella di proteggere il popolo, e il popolo non è stato protetto, dobbiamo ammetterlo". Netanyahu ha poi ammesso la propria responsabilità personale e ha enfatizzato l'importanza di evitare che simili fallimenti possano ripresentarsi in futuro. 


Nel briefing con la stampa, il coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha affermato che le decisioni riguardanti le operazioni militari nella Striscia di Gaza spettano a Israele. Tuttavia, gli Stati Uniti sperano che il governo di Benjamin Netanyahu non decida di entrare nella città di Rafah senza un piano concreto per proteggere i civili. Kirby ha precisato: "Se lo faranno, prenderemo le nostre decisioni, come ha già detto chiaramente ieri il presidente Joe Biden: tuttavia, speriamo che non si arrivi a questo punto".

“La sospensione del trasferimento di bombe ad Israele rappresenta una misura temporanea, e una decisione definitiva non è stata ancora presa. Molto dipende da quello che Israele farà a Rafah, e dalla loro pianificazione", ha aggiunto.

“Una sconfitta definitiva del movimento islamista palestinese di Hamas è un obiettivo che gli Stati Uniti condividono con Israele. Tuttavia, entrare a Rafah non garantisce il raggiungimento di questo obiettivo”, ha osservato Kirby, aggiungendo che “la chiusura del valico di Rafah, il più importante per il passaggio di aiuti umanitari per la popolazione civile palestinese, è “inaccettabile: deve essere riaperto immediatamente". 

Sezione: Politica estera / Data: Ven 10 maggio 2024 alle 17:10
Autore: Tommaso Di Caprio
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