"Le parole del portavoce del premier ungherese Orbán, Zoltan Kovacs, su Ilaria Salis e sul padre Roberto sono irricevibili per diverse ragioni. La prima è che attacca a testa bassa un padre che difende la figlia in ogni modo possibile e che ha fatto denunce circostanziate e precise dopo che per mesi il nostro governo aveva taciuto sulla vicenda di Ilaria e, soprattutto, sulle condizioni a cui è sottoposta, in carcere e in tribunale. La seconda è che il modo in cui parla chiarisce definitivamente che il governo ungherese ha già scritto la sentenza su Ilaria ed ha deciso che è colpevole delle accuse che le vengono rivolte. Questo mentre siamo ancora all'alba del processo: in uno Stato di diritto vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Qui invece Orbán e i suoi trattano Ilaria come se fosse già condannata, in barba non solo al diritto, ma anche alla presunta indipendenza della magistratura che sbandierano ai quattro venti". 

Lo scrive su X la deputata del Pd Laura Boldrini, Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 05 aprile 2024 alle 22:20
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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