“Un’altra cattiva notizia, un’altra tragedia. Il terrorismo islamico rialza la testa”. Lo ha affermato il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, commentando in una intervista a “La Verità” l'attentato alla Crocus City Hall in Russia nel quale hanno perso la vita almeno 137 persone di cui tre bambini.  “Ci vogliono nervi saldi. Occorre procedere più spediti di prima verso un esercito europeo, che garantisca un futuro ordinato, per ripristinare e mantenere la pace”, ha osservato il Presidente del Senato. “Il fatto che la Russia in questo momento sia un Paese invasore non mi impedisce di esprimere al popolo russo la mia solidarietà. - ha proseguito La Russa - Dietro l’attacco ci sarebbe l’Isis, e d’altronde le modalità sembrano simili a quanto accaduto tempo fa in Francia. Il terrorismo islamico che rialza la testa rappresenta un altro segnale drammatico in un periodo in cui i drammi non mancano, dall’Ucraina al Medio Oriente”. “La speranza – ha aggiunto il Presidente – è che questa violenza non divampi, ci vogliono nervi saldi da parte degli Stati, e interventi intelligenti per creare condizioni migliori”.

In merito alla crescente militarizzazione che ha investito i Paesi europei negli ultimi due anni, La Russa ha affermato: “Si vis pacem para bellum dicevano i romani. E’ più facile conquistare e mantenere la pace quando si è preparati anche alla guerra. Lo dimostra da molto tempo la più pacifica delle nazioni europee, la Svizzera. Credo sia il Paese tra i più armati d’Europa, eppure è sempre rimasto neutrale. E’ il momento di creare finalmente un esercito europeo, unito all’alleanza con la Nato: sarebbe certamente uno strumento deterrente, nell’obiettivo primario di conservare e accrescere la pace in Europa e nel mondo”, ha concluso. 

Intanto, in Italia, le tensioni sono tornate a interessare gli studenti nelle università. La polarizzazione sulla guerra a Gaza tra pro Palestina e sostenitori di Israele ha provocato contestazioni durante le inaugurazioni degli anni accademici e scontri di manifestanti con le forze dell’ordine. “C’è un tentativo di scimmiottamento degli anni Settanta: qualcuno vuole arrogarsi il diritto di scegliere chi può parlare e chi no, chi può entrare in università e chi no. E questo è un pericolo grave, perché è da lì che nacquero le frange estremiste, e quella fase rappresento una concausa del terrorismo che prese piede in quell’epoca”. “Serve tolleranza zero - ha concluso La Russa - verso chiunque voglia eliminare il diritto alle libere espressioni del pensiero, della circolazione delle idee nelle università e in qualunque altro posto. Zero sconti”.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 25 marzo 2024 alle 16:10
Autore: Tommaso Di Caprio
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