La pandemia da coronavirus non ancora alle spalle, la crisi economica che sta travolgendo l’Italia e gli italiani. Il rilancio del Paese per evitare di affondare definitivamente. La Redazione di Politica News ha contattato, in esclusiva, la deputata di Forza Italia, l’On. Matilde Siracusano per analizzare la situazione.

Sabato hanno preso il via gli Stati generali voluti dal premier. L’opposizione, compatta, ha deciso di non prendervi parte chiedendo la discussione in Parlamento. Sono considerati una perdita di tempo?

“Sono in controtendenza rispetto al volere degli italiani in questo momento. Molti cittadini rischiano di chiudere le proprie attività, vi sono difficoltà evidenti nell’arrivare a fine mese, senza dimenticare il mancato arrivo della cassa integrazione. I cittadini non vogliono vedere le manifestazioni in pompa magna, un’altra delle idee ’geniali’ di comunicazione di Casalino. Finora quella del governo è stata una gestione fallimentare. È il momento della sobrietà, anche per rispetto degli italiani; una discussione nelle sedi preposte, messe da parte in questo periodo, sarebbe stata più opportuna. Il Parlamento è stato esautorato delle sue funzioni per una sorte di sospensione democratica che rigettiamo con forza. Abbiamo manifestato il massimo spirito di collaborazione nei confronti dell’esecutivo, anche contro il nostro interesse politico, ma abbiamo ricevuto solo ‘no’. Se facciamo delle osservazioni, credo che vadano quantomeno prese in considerazione”.

Le aziende stanno chiudendo e l’Italia sta attraversando una grave crisi economica. Qual è la ricetta di Forza Italia per rilanciare il Paese?

“Innanzitutto serve una riforma fiscale; è la volta buona per la flax tax e per scelte coraggiose. Le risorse a cui avremo accesso non dovranno essere utilizzate in sussidi, redditi di emergenza o misure assistenziali che non portano a nulla se non a far aumentare il debito. Infrastrutture, grandi opere e semplificazione della macchina burocratica per ripartire. Abbiamo proposto il modello Genova per realizzare tutte le opere infrastrutturali di cui ha bisogno il Paese in questo momento per rilanciare l’economia. Una su tutte, il Ponte sullo Stretto di Messina. Se non ora, quando? Investendo ed avendo coraggio, così si rilancia l’economia”.

Lei ha parlato del Ponte sullo Stretto come volano per rilanciare il Sud. Quanto è fondamentale investire e rilanciare sul Mezzogiorno per far ripartire l’Italia?

“Se rinasce il Sud, rinasce tutto il Paese. Investire sul Sud è fondamentale. Il Ponte sullo Stretto, tra l’altro, non è un’opera immaginaria, ma era partita con un progetto, approvato, con tanto di stesura di contratti. Fu poi bloccato dal governo Monti che decise di cancellarlo dall’agenda delle priorità, spostando le risorse su altro. L’Italia fu costretta a pagare penali altissime per questi contratti risolti fuori dai termini previsti. Un Paese che rinuncia a un’opera come il Ponte sullo Stretto è miope. Solo in Italia può avvenire una situazione del genere. Stiamo parlando di un’opera che consentirebbe il collegamento facilitato della Sicilia con la Calabria, senza dimenticare come il Ponte sullo Stretto sia inserito nel corridoio Palermo-Berlino per l’alta velocità. L’indotto che genererebbe sarebbe di proporzioni incredibili, anche dal punto di vista turistico. Il Mezzogiorno diventerebbe davvero il motore dell’Italia. Per la costruzione del Ponte, poi, saranno creati anche 40 mila posti di lavoro. Occupazione, turismo, collegamenti, i benefici che apporterebbe la realizzazione di questo progetto; soltanto un Paese folle rinuncerebbe a realizzare un’opera che sarebbe un miracolo economico per il Mezzogiorno, per un vero e proprio boom. Finiamo di ideologizzare su un qualcosa che può essere realizzato anche in breve tempo”.

Forza Italia ha aperto alla possibilità di utilizzo del Mes. È visto come uno strumento rapido per aiutare gli italiani?

“Rispetto ai nostri alleati abbiamo un approccio differente per il Mes, perché quello di cui si parla oggi non è il Fondo Salva-Stati tradizionale. In questa circostanza è previsto l’accesso al Mes, con 36 miliardi da impiegare per le spese sanitarie senza alcuna condizionalità. Rifiutarlo sarebbe un po’ anomalo, visti i tagli proprio alla sanità realizzati negli ultimi anni. Se il Mes di cui parliamo oggi consentirebbe di migliorare i nostri ospedali, perché no?”.

Forza Italia lavora ad un’opposizione giusta negli interessi del Paese.

“Il Presidente Berlusconi è stato abbastanza chiaro in questo. Non è un aiuto al governo, Forza Italia lavora per l’esclusivo interesse del Paese in un momento unico nella storia. Siamo in una crisi straordinaria e fare opposizione solo per il gusto di farla, non è responsabile. È chiaro come abbiamo contestato molti aspetti, come l’approccio economico, che è stato semplicemente scandaloso. Incapacità assoluta nel gestire le risorse investite attraverso il voto parlamentare, con lo scostamento. Si parla di 80 miliardi impiegati male; le imprese non hanno ancora ricevuto un beneficio da queste risorse. Contestiamo la gestione della crisi e dell’impiego delle risorse; sicuramente abbiamo voluto dare un aiuto sia in termini di contributi concreti sia per quanto riguarda l’emergenza sanitaria”.

Questo può creare una tensione con gli alleati?

“Mi auguro di no, perché sarebbe assurdo. Il centrodestra unito per noi rimane un punto fermo ed è quello che vogliono gli italiani. Bisogna attenersi alle volontà dei cittadini; finora non è stato fatto, ma gli italiani chiedono un’Italia governata dal centrodestra unito. Non possiamo discostarci dalla loro volontà, chiara in tutte le circostanze ed in tutti gli appuntamenti elettorali che si sono susseguiti negli ultimi anni”.

Gli italiani, soprattutto, chiedono più il “fare” che il “dire”.

“Assolutamente. Le chiacchiere ormai sono superate. Bisogna essere concreti”.

Centrodestra unito anche in Campania? C’è una piccola diatriba sul nome del candidato. Il Presidente Berlusconi ha indicato Stefano Caldoro, nome che desta perplessità nella Lega.

“La Lega, ultimamente, ha sempre avuto qualche rimostranza nella scelta dei candidati. Deve, però, fidarsi degli alleati. Forza Italia ha dimostrato in tutte le circostanze di vincere, anzi, stravincere con i suoi candidati. Nell’ultima tornata abbiamo stravinto con la Santelli in Calabria che ha dato grandi risposte fin da subito. È bene che il centrodestra rimanga unito nella scelta del candidato alle Regionali”.

Il centrodestra ha chiesto le elezioni politiche in autunno. Siete pronti a prendere in mano le redini del Paese?

“Forza Italia chiede da tempo di tornare al voto. Tutte le elezioni regionali hanno dimostrato in maniera palese come gli italiani vogliano un governo di centrodestra, non più un esecutivo non votato da nessuno. Sarebbe più giusto che i cittadini tornassero ad esprimere la loro preferenza nelle urne”.

Si ringraziano per la disponibilità l'On. Matilde Siracusano e l'Ufficio Stampa di Forza Italia

Sezione: Esclusive / Data: Lun 15 giugno 2020 alle 09:30
Autore: Giovanni Spinazzola
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