“L'Italia è protagonista contro le minacce degli Houti al traffico navale. La nave Duilio, avvicendata dalla Fasan, ha avuto un ruolo rilevante, ha condotto operazioni di scorta a favore di 39 navi commerciali, accompagnandole nello stretto di Bab El Mandeb, il passaggio fra Mar Rosso e Oceano Indiano. Ha contrastato attacchi nemici in diverse occasioni. ll pericolo Houthi spinge molti mercantili a circumnavigare l'Africa, bypassando il canale di Suez con il conseguente impatto negativo verso i porti italiani. Lo vediamo dal caso della nave MSC sequestrata dai Pasdaran nello stretto di Hormuz: c'è una strategia dell'Iran e delle sue Proxies. Altrettanto rilevante la missione navale Atalanta, a cui pure partecipa la nostra Marina militare, contro la pirateria somala”. Così Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario di Stato alla Difesa, in una intervista a Libero, di rientro dal Mar Rosso dove ha visitato la base italiana di Gibuti e il cacciatorpediniere Caio Duilio, spiega l'importanza della missione Aspides per l'Italia. “La Caio Duilio ha grande esperienza in addestramento ed operativa, la nave era precedentemente dislocata nel Mar Baltico a supporto della difesa aerea della regione. A Gibuti presso la BMIS, Base Militare Italiana di Supporto, i nostri militari addestrano le forze di polizia locali con i Carabinieri, sostengono logisticamente le missioni Aspides e Atalanta e sono stati l’hub per l’evacuazione dei nostri concittadini dal Sudan quando nel 2023 è scoppiata la guerra civile”.  “Sulla crisi Israele-Iran” continua il sottosegretario “la dinamica di reazioni e controreazioni sembrerebbe essere contenuta. Questo dovrebbe aiutare a disinnescare un'escalation, senza contare che Israele ha dimostrato l’efficacia della sua difesa aerea e che i Paesi arabi moderati hanno lanciato un segnale all'Iran, supportando Israele nella difesa dagli attacchi del 13 Aprile. “Sull'Ucraina” sottolinea Perego “le nuove forniture di armi americane permetteranno a Kiev di difendere il territorio non occupato dai russi, per impedire loro di avanzare ancora. “Per quanto riguarda gli investimenti in Difesa e relativa ricerca” infine conclude il sottosegretario “bisogna puntare al 2% del PIL chiesto dalla NATO, l'Italia, deve investire in settori come cyber, elettronica e spazio, che assicurano ancora all'Occidente la supremazia tecnologica, e che possono avere ricadute occupazionali e impatto sulla vita di tutti i cittadini, facendo da volano per l'economia”.
 
Sezione: Politica italiana / Data: Ven 26 aprile 2024 alle 10:30
Autore: Redazione Milano
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