Riguardo allo scenario relativo alle elezioni in Puglia e al discorso inerente la parità di genere, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Mauro D'Attis, esponente di rilievo di Forza Italia nell'ambito del territorio sopra citato.

Qual è la sua valutazione riguardo al tema della parità di genere, centrale in questo momento nel dibattito politico pugliese?

"Condivido nel merito le finalità di quanto si sostiene, volto a mantenere la parità di genere. Come Forza Italia, tuttavia, ci siamo sentiti di esprimere il nostro dissenso rispetto allo strumento del decreto legge utilizzato dal governo: dal punto di vista costituzionale rappresenta uno scempio. E c'è un origine rispetto a tutto ciò".

Prego.

"L'atteggiamento assunto da Emiliano è omissivo rispetto ad una regione completamente rimasta inerte sul tema. Tutto ciò per praticamente l'intera legislatura. E questa è soltanto una delle tantissime cose che non sono andate bene. Nell'ultimo consiglio regionale, Emiliano ha ritenuto opportuno far mancare il numero legale abbandonando l'aula, in tema elettorale: questo è sinonimo di poca disponibilità nel far partecipare i cittadini alla vita pubblica. Strano però che soltanto in prossimità delle elezioni regionali in Puglia ci si sia prodigati a istituire norme relative a parità di genere, non poi andate a buon fine per vie di divisioni interne tra le forze a sostegno del governo regionale".

Quindi fa riferimento ad una certa natura strumentale da parte della giunta Emiliano...

"Sembra si vada in quella direzione. Qui c'è la volontà del presidente Emiliano anche di ottenere un rinvio delle elezioni, per evitare una sconfitta. A questo il governo ha messo una pezza: la regione avrebbe dovuto in fretta adeguare la propria legislazione a quella nazionale, entro il 28 luglio. Il 28 luglio però Emiliano ha lasciato l'aula e il governo è tornato, quindi, a farsi sentire".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 06 agosto 2020 alle 13:00
Autore: Luca Cavallero
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