In merito all'attualità politica, caratterizzata anche dalla possibile fondazione di un unico polo centrista includente Iv, Azione e Più Europa, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Corrado Bidoia, esponente del partito di Emma Bonino in Veneto.

A bruciapelo: lei è favorevole all'istituzione di un asse comune, con Azione e Italia Viva?

"Assolutamente sì, costituirebbe - tra l'altro - l'unica vera alternativa credibile al populismo".

Dentro Più Europa però c'è chi storce il naso rispetto a Renzi, per l'atteggiamento scontroso rispetto all'Ue ai tempi di Palazzo Chigi e per essersi fatto promotore della nascita di un governo con dentro l'M5S...

"Renzi è un politico e, come tutti, ha guardato all'incremento dei consensi in una certa fase. Era premier; non parlava soltanto al suo partito, ma all'Italia intera".

Riterrebbe ipoteticamente più interlocutoria una Lega a guida Zaia-Giorgetti?

"La teoria di una Lega populista di Salvini e una più moderata di Zaia e Giorgetti è, appunto, soltanto una teoria. Magari c'è per davvero competizione interna, ma alla fine hanno gli stessi scopi. Litigano, ma alla fine a loro interessa guadagnare più consensi".

Conte, inteso singolarmente, potrebbe costituire un'ipotetica figura di garanzia alla guida di un polo centrista insieme a Iv e Azione?

"Assolutamente no. Giudichiamo politicamente negative le due esperienze di governo con lui alla guida. Inoltre è un profilo indicato dai 5 Stelle, populismo dal quale ci teniamo a mantenere ben salde le distanze".

Perchè bisognerebbe votare no al referendum?

"Perchè la riforma è sommaria e scritta male. Inoltre si pone un concreto problema di rappresentanza e di qualità della classe politica: con una riduzione dei parlamentari, il destino è tutto nelle mani dei leader di partito, che porteranno in parlamento soltanto i loro fedelissimi".

Sezione: Esclusive / Data: Dom 13 settembre 2020 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
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