Gli Stati Generali dell'Economia, la cui convocazione è stata invocata dal premier Giuseppe Conte, sono stati accolti con freddezza dalle opposizioni.

Tra le forze politiche più critiche figura Fratelli d'Italia: il partito di Giorgia Meloni si è manifestato contrario a praticamente tutte quante le ricette economiche adottate dall'esecutivo e dall'Unione Europea, invocando - legittimamente, anche in virtù della crescita consistente nei sondaggi - le elezioni.

Per un quadro più articolato della situazione, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Maria Teresa Bellucci, deputata Fdi.

Onorevole Bellucci, partiamo dal Dl Scuola: quali aspetti non vi soddisfano e in quali termini è, a suo giudizio, poco considerevole delle famiglie.

"Stiamo parlando di un decreto che manca di coraggio, ma soprattutto di una visione. Che cosa hanno ricevuto le famiglie di quello di cui avevano bisogno? Ma poi i precari: quali risposte sono state date a loro? Zero. Ancora una volta non si è riconosciuto loro il merito di aver trainato la scuola italiana, tra mille incertezze sul proprio futuro professionale. E l'edilizia scolastica? Anche lì nulla. Sono stati inoltre abbandonati i più fragili: le famiglie con figli diversamente abili sono le più penalizzate. Ci sono studi, come quello dell'Università di Bolzano, che attestano che la mancanza di socialità sia stata traumatica per loro, al pari grado della didattica a distanza, non accessibile a tutti. Come Fratelli d'Italia abbiamo presentato i nostri emendamenti, ma ancora una volta il governo ha avuto fretta e, per farlo passare così com'è, ha messo la fiducia. Non ci siamo per niente: ennesimo decreto lacunoso, prodotto da un governo e da una maggioranza in perenne lite".

Il premier Conte ha indetto la convocazione degli Stati generali dell'Economia: qual è la vostra posizione?

"Questo è un governo che è composto da partiti in lite tra loro: è dannoso per il paese. Questo metodo ci lascia basiti. Si parla di coinvolgimento dell'opposizione? Vedremo: finora pubblicamente ci sono stati richiami all'unità e alla cooperazione tra tutte le forze politiche da parte di questo esecutivo, ma poi alla prova dei fatti nessuna delle nostre proposte è stata accolta".

Ritiene quindi che Conte sia più propenso ad iniziative impattanti mediaticamente, al fine di incrementare il suo consenso personale?

"Mi sembra evidente. Durante il lockdown faceva le sue conferenze stampa in diretta Facebook promettendo soldi e provvedimenti che, nei fatti, non si sono mai concretizzati. Con gli stati generali sì: sembra che si butti la palla in avanti e si provi a prendere tempo, magari provando a guadagnare qualche consenso in più. Come ho detto in aula per il premier Conte è più importante l'apparire in diretta Facebook rispetto alla sostanza".

Oltre a Conte nei sondaggi siete cresciuti anche voi: vi siete posti un orizzonte temporale specifico per ambire - legittimamente - alla leadership del centrodestra?

"Sia nel bene, sia nel male noi siamo abituati a guardare ai sondaggi con giusta distanza: la prova reale sono poi le elezioni, sperando che prima o poi si facciano finalmente votare gli italiani. Noi abbiamo mantenuto una linea coerente fin dall'inizio: si vede che gli italiani se ne sono accorti. Come sostiene la nostra leader Meloni noi siamo monogami: puntiamo a portare il massimo del nostro contributo alla coalizione di centrodestra. Sulla leadership che dire: sceglieranno ovviamente gli italiani, attraverso le elezioni".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 09 giugno 2020 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
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