Viotti (PD): "Necessaria strategia comune Ue per scongiurare rischio seconda ondata. Sull'alleanza con i 5 Stelle..."

In merito all'attualità politica nostrana, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Daniele Viotti, ex eurodeputato Dem ed esponente di rilievo del Pd.

Lei è profondo cultore dell'Europa: come legge l'incremento del numero di contagi - di fatto - in tutti gli stati membri del continente?

"Basta viaggiare all'estero per comprenderne le ragioni. Sono reduce da un viaggio in Francia e lì le misure di sicurezza ordinarie - che alcuni in Italia ritengono esagerate - non vengono affatto rispettate. E' necessario che ognuno faccia la sua parte, altrimenti difficilmente ne usciremo. Ognuno dovrebbe seguire un protocollo sanitario rigido, che si possa ispirare - perchè no - al modello italiano, tanto criticato, ma - numeri alla mano - il più efficace".

Al momento vi sono le condizioni per l'allestimento di una strategia sanitaria comune tra i vari stati Ue, al fine di scongiurare definitivamente il rischio di un'eventuale seconda ondata?

"Al momento sembra che non vi sia l'interesse di fare fronte comune sotto questo aspetto. Ci vorrebbe sì una strategia comune: la pandemia ha messo in ginocchio l'economia di tutti gli stati e stravolto la vita normale delle persone. Bisognerebbe cercare di evitare di chiudere temporaneamente le frontiere: sarebbe la soluzione estrema. Poi, come ho detto, è necessario che ciascuno rispetti le misure di sicurezza basilari che ho già elencato".

Ha elogiato il governo Conte, quantomeno nella gestione dell'epidemia. Ritiene possa rappresentare una figura di garanzia, all'insegna di un possibile sodalizio permanente Pd-5 Stelle?

"In politica, oggi, le cose cambiano molto velocemente: al momento Conte è una figura di garanzia per quanto riguarda questo governo; per il futuro difficile fare valutazioni ora come ora. Sull'alleanza con i 5 Stelle credo sia doveroso che Zingaretti consulti, nelle forme previste, gli iscritti: non mi sembra che in tutti i territori - tra cui Torino - vi siano le condizioni per costruire percorsi permanenti insieme a loro".