Riguardo al Dpcm e alla discussione sul Recovery Plan, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Domenico Rossi, consigliere regionale piemontese, quota Pd.

Come commenta la metodologia che intende adottare Conte nell’attuazione del Recovery Plan?

"In questo momento non mi soffermerei tanto sull’attuazione del Recovery Plan quanto sulla sua “preparazione”. In particolare ritengo sia necessario il massimo coinvolgimento possibile dei livelli territoriali per mettere a fuoco i bisogni del Paese: questa può essere l’opportunità per abbozzare una visione condivisa del futuro, un progetto comune che, diversamente, molti percepiranno come qualcosa di calato dall’alto. Un altro aspetto su cui tengo a soffermarmi è quello delle risorse al momento previste per la sanità: 9 miliardi sono troppo pochi. Mi auguro che nei prossimi mesi le risorse vengano aumentate per non farci sfuggire un treno importante. Possiamo risanare un settore che ha necessità di essere rilanciato, invertendo la rotta degli ultimi decenni sempre tornando ad investire su professionalità, strutture e tecnologia".

Come commenta le recenti polemiche sollevate, in materia, da Renzi?

"Renzi sbaglia e credo che il suo atteggiamento sconti la lo scarto che c'è tra il peso reale della sua forza politica e la volontà di contare di più. In questo momento il Governo non ha bisogno di essere messo in crisi e mi auguro che sopravvenga nei protagonisti un po’ di senso di responsabilità. Tra pochi giorni avrà inizio una campagna vaccinale mai vista prima in Italia e nel mondo, alle porte potrebbe esserci una terza ondata… è il momento dell’unità e della programmazione non quello della conta dei voti. Se, invece, si dovesse scegliere la strada delle urne ritengo che lo stesso Renzi pagherebbe un prezzo molto alto in termini di consenso".

Come commenta il Dpcm del governo, adottato per fronteggiare le festività natalizie?

"Le restrizioni previste dal decreto impongono senza alcun dubbio sacrifici enormi. Penso soprattutto alle attività commerciali, ai ristoratori, al settore del turismo. Dobbiamo solo augurarci che con il vaccino potremo lasciarci alle spalle questi momenti difficili e le limitazioni servono anche a garantire la campagna vaccinale che, in caso di ulteriore aumento dei contagi, potrebbe essere compromessa. Le istituzioni, però, devono sforzarsi di dare messaggi il più possibile chiari e comprensibili. Le norme ben scritte sono anche più facili da comprendere e rispettare".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 22 dicembre 2020 alle 20:00
Autore: Luca Cavallero
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