Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Francesco Dinacci, esponente quota Articolo Uno.

Come commenta il discorso del rapper Fedez e le accuse alla Rai? 

"Fedez ha avuto coraggio ed è riuscito ad interpretare i sentimenti di milioni di italiani quando, nella giornata simbolica della Festa dei Lavoratori del Primo Maggio, dal palco dell’Auditorium, si è schierato chiaramente contro dichiarazioni discriminatorie sostenute da esponenti della Lega su omosessualità e libertà sessuali. Non esiste difesa dei diritti civili senza la tutela del diritto al lavoro per una moderna sinistra. Fedez è riuscito poi a svelare anche un tentativo di censura della Rai semplicemente inaccettabile. Bisogna difendere fino in fondo la libertà di espressione, baluardo della democrazia di un Paese. E’ chiaro che le accuse alla Rai, come è emerso in questi giorni, fanno riemergere la necessità di una diversa governance per la stessa RAI. Per noi, come posto dal capogruppo LeU Fornaro alla Camera, firmatario di una proposta di legge a sua prima firma presentata da tempo, la via maestra per superare l’incestuoso rapporto tra i partiti e la Rai resta quella di separare il potere di indirizzo politico-culturale dalla gestione quotidiana dell’azienda.".

Come giudica il dibattito venutosi a creare sulla Legge Zan? 

"Il ddL Zan rappresenta un passo avanti significativo verso una legge di civiltà contro discriminazioni e violenze. Il dibattito che è scaturito attorno a questa proposta di legge non può oscurare che siamo di fronte a una normativa che individua tutele e protezione e fissa principi inderogabili sulla dignità della persona, sulla parità di genere, sui diritti di cittadinanza, su un disegno alto ed inclusivo di democrazia che isola l’odio. Il gruppo LeU ha già sostenuto il ddl Zan alla Camera e lo sta sostenendo al Senato. Purtroppo c’è una destra oscurantista, come la Lega, che assume posizioni pregiudiziali pericolose. Come Articolo Uno continueremo a batterci per una sua rapida approvazione, perché nel nostro Paese la tenuta dei diritti sociali si regge insieme alla difesa dei diritti civili e sociali, contro ogni discriminazione".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 05 maggio 2021 alle 15:30
Autore: Luca Cavallero
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