Di Giorgi (PD): "Difficile pensare a nuovo lockdown generalizzato. Sulle dimissioni di Zingaretti..."

Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Rosa Maria Di Giorgi, deputata quota Pd.

Come commenta le possibili nuove restrizioni che attuerà il Governo Draghi?

"Credo che sia difficile pensare a nuovi lockdown generalizzati e non mi sembra che il governo si stia muovendo in tal senso. La formula che si sta applicando, quella delle zone rosse da attivare a seguito dell'andamento dei contagi, ha senso. Monitoraggio e analisi delle situazioni, territorio per territorio. Concordo sull'idea di chiudere le attività nel fine settimana per fronteggiare quella che non esito a chiamare condotta irresponsabile da parte di moltissime persone, giovani e non. Andare in giro, passeggiare, indugiare nella movida sappiamo che è la fonte maggiore di diffusione dell'epidemia. Ogni misura per impedire tutto questo è necessaria".

Quali sono, a suo giudizio, le incombenze più urgenti fronte vaccini?

"Il vaccino è la sola vera unica risposta concreta all'epidemia. Organizzarsi per la somministrazione è un imperativo categorico. Tutti gli sforzi devono andare in quella direzione. Esercito, protezione civile, medici, infermieri, specializzandi in medicina. Una moltitudine di soggetti da mettere in campo per la somministrazione. Guai a non essere pronti quando avremo la disponibilità totale dei vaccini. E qui arriva il punto dolente. L'autonomia delle Regioni e la loro competenza nell'organizzazione sanitaria pongono una serie di problemi delicati. Chiaro che non sia sostenibile avere modalità tanto diverse di somministrazione. Luoghi dedicati, ambulatori, domicilio delle persone, auditorium, palestre, tensiostrutture..... Ogni idea sembra buona, ma spesso vediamo intoppi e le differenze di numeri e metodi fra territori creano incertezza e sfiducia. Per raggiungere un risultato soddisfacente credo che sia urgente un maggiore coordinamento per dare risposte univoche in tutto il territorio nazionale. Le Regioni hanno competenza nell'organizzazione di questi processi, ma dovrebbero cedere in parte le loro prerogative per consentire che si dispieghi al meglio quella che ritengo possa definirsi la potenza d'urto rappresentata dall'intervento della logistica dell'esercito. Interventi a tappeto. Senza dispersione. Con ritmi di centinaia e centinaia di vaccinazioni al giorno".

Come commenta le dimissioni di Zingaretti?

"Zingaretti. Un punto dolente per noi. Un segretario che si dimette con quella modalità, dicendo che si vergogna della comunità che è stato chiamato a guidare, crea sofferenza e sgomento. In noi dirigenti e fra la nostra gente. Un atto che non ci aspettavamo e che mette il nostro partito in grande difficoltà. Superare questo momento con l'elezione di un nuovo segretario è urgente. Lo dobbiamo fare per rispetto dei nostri iscritti e per recuperare la nostra dignità. Ho sentito mille commenti da parte dei vari Soloni, sempre presenti, che si sono messi in cattedra a insegnarci che cosa sia un partito, come debba trasformarsi, quali le alleanze e quanto diffuse...... Grazie. Ma vorrei ricordare che siamo un grande partito, con grandi tradizioni. Non si creda che le dimissioni di un segretario ci possano condurre allo sbando. Chi lo spera verrà deluso. Le correnti, in un partito come il nostro, con la nostra storia, rappresentano le sensibilità diverse che convivono al suo interno. Niente di negativo o scandaloso. Nessuno deve tentare di prevaricare l'altro, o peggio, delegittimarne l'esistenza. Il Pd nasce per dare cittadinanza al suo interno a filoni di pensiero diversi, che si confrontano e si completano in un contesto comune che va dal filone liberal democratico, socialista e riformista, all'ambientalismo e al cattolicesimo democratico. Questa impostazione implica la vocazione maggioritaria. E quindi il tema delle alleanze assume un rilievo importante. La discussione, che dovrà essere di natura congressuale, intorno alle alleanze oggi è al centro del nostro dibattito interno. Questo sarà il nodo politico da sciogliere e su cui confrontarsi con lealtà e senso di responsabilità nei prossimi mesi".