Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Raffaele Nevi, esponente quota Forza Italia.

Qual è l'impatto della crisi economica sull'industria nostrana?

"Il numero di pescherecci che aderiscono allo sciopero generale delle marinerie italiane e che, dunque, non escono in mare è in costante aumento, il che rende evidenti i gravissimi danni causati dall’aumento del costo del gasolio".

Di cosa si tratta?

"Si tratta di una circostanza tanto più allarmante in considerazione dei seri problemi, puntualmente denunciati da Forza Italia, che già gravano sull’intera filiera agroalimentare italiana a causa dell’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, dovuto inizialmente alla pandemia e poi aggravatosi ulteriormente con lo scoppio del conflitto ucraino". 

Ciò cosa comporta?

Adesso, con il prezzo del gasolio in costante e repentino aumento da tre mesi, per i nostri pescherecci è più conveniente restare attraccati nei porti che lavorare, perché l’alternativa sarebbe quella di farlo in perdita. E lo stesso problema a breve riguarderà gli agricoltori che, in mancanza di interventi mirati, saranno costretti a fermare i trattori e tutte le macchine alimentate a gasolio agricolo. Il governo deve agire subito per calmierare il prezzo del gasolio e per sostenere economicamente le imprese agricole e ittiche così da consentire la regolare ripresa delle attività di coltivazione e di pesca o ben presto resteremo schiacciati dalle importazioni e dunque dalla concorrenza straniera".

Qual è il principale rischio da scongiurare?

"Un rischio da scongiurare perché ne deriverebbe una crisi del settore con tutte le conseguenze del caso, a partire dall’impossibilità di garantire gli attuali livelli occupazionali e la sopravvivenza stessa delle nostre aziende".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 09 marzo 2022 alle 13:30
Autore: Luca Cavallero
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