Quest'anno, il 2023, sarà il 15esimo anniversario dell'indipendenza del Kosovo. Più di due decenni in cui l'Unione europea e i suoi stati hanno investito molto dei loro diplomatici per cercare di porre fine alle tensioni, davvero mai cadute del tutto, con la Serbia. Un dialogo difficile attraverso iniziative e missioni unite al processo di adesione per giungere ad uno status quo sempre più difficile e mai realmente così distante. I Balcani occidentali sono stati un banco di prova per l'Europa sin dall'inizio degli anni '90, quando la regione del Kosovo è stata inghiottita dal conflitto e gli Stati membri dell'UE hanno iniziato a compiere passi più tangibili nella cooperazione in politica estera attraverso il lancio del Common 6. Il focus di PoliticaNews.it si concentra sulla tutela internazionale che ha contribuito a mantenere un livello tangibile di pace in quella zona. Anche se le dinamiche di conflitto sottostanti continuano a rovinare la politica regionale.

GEOGRAFIA POLITICA. Data la sua posizione geografica nel continente europeo, la risoluzione del conflitto Kosovo-Serbia è di grande importanza per l'UE in termini di sicurezza e stabilità. I fattori alla base del sostanziale impegno dell'UE nei Balcani occidentali (compresa una promessa condizionata di adesione all'UE) sono i vantaggi geopolitici a lungo termine legati a una regione stabile, prospera e in fase di democratizzazione, strettamente integrata nel progetto del Common6. Ma le mancate risoluzioni del conflitto Kosovo-Serbia sono diventate molto evidenti con il ritorno di una grande rivalità di potere nei Balcani occidentali che ha contestato il primato della leadership europea nel guidare la traiettoria della regione.

Ed è innegabile come vi sia stato un notevole deterioramento degli standard democratici in tutta la regione durante l'ultimo decennio.

Sezione: Esclusive / Data: Dom 15 gennaio 2023 alle 15:00
Autore: Niccolò Anfosso
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