Dal conflitto russo in Ucraina al caso Qatargate che sta minando la credibilità del significato semantico di 'istituzione'. La redazione di PoliticaNews.it ha approfondito l'agenda politica con Alessandro Giglio Vigna, deputato della Lega.

L'invasione russa in Ucraina continua senza accennare una diminuzione dell'intensità. Quali sono i punti strutturali più significativi che, a suo avviso, la diplomazia deve mettere in campo per portare le parti al tavolo dei negoziati?

"Occorre partire da una premessa: la diplomazia è una espressione della politica degli Stati. Tutti a parole vogliono la pace, ma non tutti vogliono la stessa pace. Noi pensiamo che le parti in lotta vadano aiutate a trovare un percorso: convincendo i russi che non possono iniziare e chiudere una guerra come desiderano. Vedremo l'evolversi della situazione. Per ora, occorre aiutare gli ucraini, come stiamo facendo, principalmente con l'accoglienza e alleviando le penne che sta passando la popolazione civile. Quello che ci auspichiamo è che sia l'Unione Europea, sia l'Italia giochino un ruolo più centrale nel processo di pace. È importante come Paese, perché è la nostra propensione. È importante come Unione Europea perché siamo la parte di mondo più esposta alle conseguenze di questa situazione internazionale".

Il caso Qatargate sta minando la credibilità delle istituzioni. Considerando che i cittadini italiani sono già di per sé molto distaccati dalle vicende politiche, lo ritiene il colpo definitivo verso una posizione fortemente apolitica dell'elettorato?

"Il problema si pone per la credibilità delle istituzioni europee. Il sentimento di disaffezione sta investendo quel livello. In questione, in effetti, al momento non è la politica in quanto tale: ma piuttosto l'immagine dell'UE oggi fortemente appannata. Esiste oggi un forte distacco fra i Cittadini e le Istituzioni Europee per nulla colmati dalla Conferenza sul Futuro dell'Europa, esperimento sostanzialmente dimostratosi fine a se stesso, a questo distacco oggi si aggiunge anche un'ombra, i cittadini iniziano ad avere la percezione che fra i palazzi di Bruxelles e di Strasburgo avvengano situazioni che loro non possono controllare ma anche poco chiare. La perdita di credibilità investe poi i partiti coinvolti, i quali paradossalmente sono quelli che accusavano altri partiti di ricevere finanziamenti dall'estero. Per intenderci, dei Rubli della Lega oltre alle accuse del PD non si ha mai avuto traccia e tutte le accuse sono cadute, qui parliamo di spostamenti di denaro tracciati e confermati verso europarlamentari PD".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 16 gennaio 2023 alle 11:00
Autore: Niccolò Anfosso
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