Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Pino Cabras, esponente quota M5S.

Fico procede nelle consultazioni, incaricato dal presidente Mattarella. A suo giudizio, ciò costituisce la vittoria di cui era alla ricerca Renzi?

"Dovremmo essere abituati a misurare le “vittorie” che Matteo Renzi ottiene dentro il Palazzo con le sconfitte che poi rimedia nel mondo che sta fuori. Era una sua vittoria parlamentare la revisione costituzionale del 2016, ma il referendum la sconfisse severamente. Era una sua vittoria nelle stanze del PD la scelta delle persone da candidare. Ma le elezioni del 2018 punirono duramente le sue liste e il parlamento è stato modellato dalla sua sconfitta. Ora nel 2021 Renzi vince una mano di poker e induce il Quirinale a dare un mandato esplorativo al presidente della Camera e intanto alza la posta di quel che vuole ottenere. Ritengo che il MoVimento 5 Stelle debba ricordare a Renzi che c’è un popolo con le matite che lo aspetta fuori, mentre crede di fare e disfare tutto fra i velluti rossi".

Lo scenario, ora come ora, è oscillante e mutevole. Quali sono le sue previsioni? Conte riuscirà a spuntarla?

"Oltre alla crisi covid e alla crisi di governo, oggi abbiamo la crisi delle sfere di cristallo. Non sappiamo ancora l’esito di una partita negoziale in cui tutti vorranno far valere i propri rapporti di forza. I gruppi parlamentari del M5S non sono autosufficienti ma sono indispensabili per fare il governo. Dobbiamo pertanto essere la forza che guida questa nuova fase politica con proposte rispettose del programma con cui siamo stati eletti. I diktat di Mister 2 per cento vanno respinti al mittente e Conte deve fare un nuovo governo che possa affrontare con una forte legittimazione anche la nuova fase economica, che non sarà una passeggiata. Se Renzi volesse ripetere il suo ennesimo gioco di Palazzo, se ne prenderebbe l’intera responsabilità".

A proposito di responsabilità: accettereste, in ultimissima istanza, di convergere in un ipotetico governo di unità nazionale?

"Non dimentichiamo che esiste anche il voto, come soluzione possibile. Sciogliere le Camere è sempre un momento di sofferenza istituzionale, ma a suo tempo sarebbe stato preferibile rispetto a quei governi tecnici di larghe intese che hanno introdotto l’austerity selvaggia anche in Italia, quel corpus di norme che piaceva ai paesi del Nord Europa, intanto che accompagnavano il declino economico e sociale della nostra Repubblica. Questo è un sentire che accomuna molti deputati e senatori del M5s, che non si sentono massa di manovra per una Restaurazione in grande stile ma vogliono affermare dei punti fermi: no all’austerity, no al vetero-europeismo, sì a una programmazione economica che cambi le regole monetarie e i parametri finanziari".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 02 febbraio 2021 alle 19:30
Autore: Luca Cavallero
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