Romaniello (M5S): "Ritorno Italia Viva? Non con stesso potere negoziale di prima: Renzi ha causato crisi e deve assumersene responsabilità. Su mandato esplorativo Fico..."

Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Cristian Romaniello, deputato quota M5S.

Il mandato esplorativo conferito a Fico rappresenta la vittoria di Renzi?

"E' l'esito di un procedimento che ha visto, per la terza volta nel corso di questa legislatura, Renzi determinante nel corso delle consultazioni, o comunque per creare condizioni per influenzarle. La prima volta nel 2018, quando Fico ebbe il mandato esplorativo, e riuscì a creare le condizioni per intavolare una possibile collaborazione tra noi e il Pd. Renzi lo impedì sin da subito, per poi favorire la maggioranza giallorossa nell'estate del 2019".

Quali sono le vere finalità di Renzi?

"Adesso lui, aprendo la crisi di governo, ha ricreato lo scenario di una nuova fase di consultazioni e - a questo punto - Mattarella ha dato il mandato esplorativo a Fico per verificare se ci sono le condizioni di un Conte Ter. Non è una vittoria di Renzi, ma ha dimostrato che il suo gruppo - numericamente parlando - è determinante".

Perchè non rappresenterebbe una vittoria, a suo giudizio?

"Perchè stavano partendo i ristori, stavamo gestendo la pandemia, era stato stilato il Recovery Plan... Come si fa a parlare di vittoria? E' un'azione non sostenibile, di persone che non ragionano nell'interesse collettivo, in un contesto emergenziale come questo poi...".

Quale scenario prevede, ora come ora?

"Non mi piace fare previsioni. E' molto difficile ragionare sui numeri. Auspico un Conte-Ter: è da vedere però con che maggioranza. Io non sono tra coloro che mette veti, ma qualcuno deve prendersi la responsabilità di quello che ha fatto".

Ogni riferimento ad Italia Viva è puramente casuale...

"No, semplicemente chi ha causato la crisi non può tornarsene con un potere negoziale più importante di prima o identico: non si può addebitare la responsabilità ad altri di quello che si è commesso".

Accettereste, come ultima spiaggia, la convergenza in un ipotetico governo di unità nazionale?

"Non ci penso adesso: i governi devono essere politici. In democrazia, i popoli votano per i loro rappresentanti. Se ciò non avviene, è perchè la politica ha fallito. Poi se parliamo di governo di unità nazionale è da vedere con quali condizioni questo ultimo sorge...".