Riguardo alle elezioni regionali in Veneto, laddove il governatore uscente - Luca Zaia - pare nettamente il favorito, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva un esponente della controparte, che proverà a sconfiggerlo: Ermes Massignani, candidato al Consiglio Regionale tra le fila di Più Europa.

Quali aspettative nutrite in vista delle regionali in Veneto? Sfiderete un candidato decisamente performante...

"Zaia è una candidato più mediatico che performante: un candidato è performante se ottiene risultati. Se non è così non possiamo parlare di candidato performante... Ha ottenuto una grandissima visibilità, motivata dalle conferenze stampa nel corso dell'emergenza Covid. Noi abbiamo l'obiettivo di rappresentare le istanze di un elettorato che guarda alla realtà dei fatti, non agli slogan per due voti o like in più".

Quali sono i punti centrali del vostro programma per il Veneto?

"Siamo federalisti e non autonomisti. La Lega è molto più annacquata di noi. Siamo per l'innovazione, non per la chiusura come la destra sovranista, che vuole il Veneto arretrato socialmente e economicamente. Noi siamo per innovare, puntando su investimenti, ricerca, università e tecnologia: vogliamo essere più competitivi. Questa è una delle ragioni per cui siamo una regione in declino, piena di tantissime piccole aziende che non stanno crescendo. Siamo per i diritti civili: la libertà individuale deve essere una priorità assoluta. Siamo anche per lo sviluppo sostenibile, per la riduzione della burocrazia e per la revisione della tassazione troppo complessa ed elevata".

Giudica ipotizzabile una convergenza sempre più concreta con Italia Viva, come sta avvenendo in Puglia e a livello nazionale? Come la commenta?

"Non credo ci possa essere un'alleanza a livello nazionale: io non la auspico. Alle regionali è diverso: ci sono degli altri meccanismi. Per esempio in Puglia Emiliano è un candidato impresentabile per noi, esponenti di un polo social-liberale e progressista. A livello nazionale le cose cambiano: Italia Viva è un partito democristiano, social-progressista. Noi siamo diversi: siamo liberali e laici. Le diversità sono totali. Poi anche sull'Europa siamo distanti: Renzi diceva di andare in Europa a battere in pugni per fare più deficit; noi invece siamo contro il debito pubblico e per non aumentare le tasse. Non ci sono presupposti programmatici".

Sezione: Esclusive / Data: Sab 05 settembre 2020 alle 14:00
Autore: Luca Cavallero
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