In merito alla posizione dell'Associazione nazionale Magistrati (Anm) - riguardo all'implementazione dei test attitudinali per i magistrati -  secondo cui il governo avrebbe scavalcato il parlamento “Mi stupisce la grossolana assurdità. Le commissioni sono la sintesi della composizione parlamentare. Impensabile che decidano in modo difforme dalla maggioranza. L’Anm sa che è un po’ come al Csm”. Lo ha dichiarato il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in un'intervista al "Corriere della Sera". 

“Si dicono cose anche inesatte - ha osservato il guardasigilli -. L’Anm aveva criticato il testo senza conoscerlo, come quello sui giudici onorari. Preferirei maggiore prudenza nei rapporti di leale collaborazione. Sul Quirinale, noi siamo sempre rispettosamente attenti e sensibili ai messaggi che Mattarella ha più volte indirizzato sia al Parlamento che alla magistratura”.

Nordio ha parlato anche dei dissidi con il sottosegretario Alfredo mantovano, definendoli una “Frottola colossale. Assoluta sintonia. Nel mio primo libro sulla giustizia nel 1997 avevo evocato anche l’esame psichiatrico. Fui chiamato dai probiviri dell’Anm a render conto delle mie idee. Naturalmente li mandai al diavolo”. “Credo che tutti i magistrati abbiano assistito ad atteggiamenti quantomeno eccentrici di qualche collega. Molti casi sono finiti al Csm, e potrei rievocarli, sia pure con il dolore di un ex magistrato. Altri sono stati coperti da verecondo riserbo", ha aggiunto. 

Il Ministro ha spiegato poi che “a differenza di test psichiatrici non mira a rivelare patologie specifiche, ma l’attitudine a certe funzioni. E’ obbligatorio per il porto d’armi che ai magistrati è concesso per legge, sarebbe assurdo non vi fossero sottoposti”. 

E rispetto alla possibilità che l'introduzione dei test possa mettere in cattiva luce il governo snaturando l'immagine di Fratelli d'Italia, Nordio ha osservato: “Al contrario. Il nostro programma è incentrato sul garantismo come enfatizzazione della presunzione di innocenza e al contempo di certezza della pena. Ora aggiungiamo la garanzia di essere giudicati da magistrati equilibrati, idonei, anche psicologicamente, al loro delicatissimo ruolo”.

Sulla proposta lanciata dal procuratore Gratteri di estendere il test anche ai politici aggiungendo alcol e narcotest, il Ministro ha posto alcuni limiti. “Nel 2021 Giorgia Meloni ha sottoposto tutti i suoi parlamentari al test antidroga, auspicandone l’estensione ai colleghi. - ha proseguito Nordio - Io sono pronto a farlo anche domani. Ma sull’alcol andiamoci piano. Una cosa è guidare ubriachi, una cosa è concederci uno spritz. Vengo dalla terra del prosecco. Mi fosse vietato potrei dimettermi: Churchill salvò l’Europa pasteggiando a champagne e con brandy come dopocena”.

“Il dl prevede che gli psicologi siano scelti tra i cattedratici, il meglio del meglio. Che la procedura sia affidata al Csm dimostra il nostro rispetto verso l’indipendenza di questo organismo, e della magistratura in generale", ha concluso Nordio. 

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 16:20
Autore: Tommaso Di Caprio
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