Riguardo all'attualità politica e al contesto vaccinale in Piemonte, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Lorenzo Repetto, esponente quota Pd.

Come commenta l’indirizzo del governo in merito alla gestione delle risorse del Recovery Fund?

"Con il Recovery Found abbiamo la grande opportunità di trasformare il nostro Paese e di metterlo nelle condizioni di affrontare le sfide con ottimismo e fiducia. Ora sono stati individuati i capitoli sui quali investire ed è un’ottima notizia. Ci tengo a sottolineare che, sul capitolo istruzione e politiche giovanili, siano state destinate maggiori risorse. Questa parte iniziale che potremmo anche definire più logica e semplice è stata avviata. Ora la vera sfida è saper gestire questa grande quantità di soldi per investimenti utili, intelligenti, coordinati e, soprattutto, senza sprechi".

Come commenta, a tal proposito, il piano riformistico circolante nelle ultime ore?

"Non è un caso che il Recovery Found sia accompagnato da riforme di sistema. Riforme che, ritengo, debbano anche prevedere il superamento della Legge Delrio e rivedere le politiche di "area vasta", con al centro anche le Province e le Città metropolitane".

Quale chiave di lettura dà alla bagarre Renzi-Conte? 

"Spero con tutto il cuore che non si vada al voto, sarebbe un disastro. Il paese sta attraversando la peggior crisi dal dopoguerra: imprese, attività commerciali e lavoratori stanno aspettando ristori, opportunità e, soprattutto, una progettualità che aiuti a guardare avanti. Le diseguaglianze sociali si stanno acuendo ed è necessario rimettere in piedi il Paese il prima possibile".

Dal suo punto di vista a che epilogo si perverrà?

"Questa crisi di Governo, benchè sia basata su istanze condivisibili, ha prodotto dei miglioramenti significativi, ma ulteriori sviluppi non sarebbero capiti dai cittadini. I soggetti in campo lo sanno bene e alla fine – spero – prevarrà il senso responsabilità che, se serve, potrebbe anche tradursi in un rimpasto di Governo così dare una ulteriore spinta propulsiva alle misure da mettere in campo".

 Quale chiave di lettura fornisce rispetto al “metodo Piemonte” sulle vaccinazioni?

"Se vogliamo tornare a Teatro, al cinema, ai concerti, riprendere i mezzi pubblici o andare a far visita ai nonni e agli amici dobbiamo vaccinarci. Dobbiamo vaccinarci per un senso di responsabilità nei confronti di noi stessi e nei confronti del prossimo, perché se vogliamo ripartire l'unica strada è quella del vaccino per tutti. Se non vogliamo rimanere indietro con i vaccini eviterei, però, di esportare il “metodo Piemonte”. Non esattamente un esempio da praticare. La Regione deve aumentare il numero di tamponi e delle vaccinazioni il prima possibile. In un quadro di maggiori certezze".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 13 gennaio 2021 alle 17:30
Autore: Luca Cavallero
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