Riguardo all'attualità politica, la redazione di PoliticaNews.it ha intervistato in esclusiva Gavino Manca, esponente quota Pd.

Il ricorso a Mario Draghi da parte di Mattarella era oggettivamente l’unica via possibile?

"Stiamo vivendo un periodo storico non ordinario. In altri momenti, in assenza di una maggioranza forte il presidente della Repubblica avrebbe potuto sciogliere le Camere. Considerata la situazione, Mattarella ha voluto investire su quella che probabilmente è la figura italiana più autorevole nel mondo, chiedendo a tutte le forze politiche di collaborare per superare questa crisi. Credo che sia un percorso ineccepibile".

Intravede analogie rispetto al 2011, rispetto all’agenda delle azioni di governo cui adempiere da qui ai prossimi sei mesi?

"La gestione del 2011 è stata una risposta a una tempesta finanziaria, al crollo di un sistema. Qui siamo di fronte agli impatti economici e sociali di una terribile pandemia. L'Unione europea ha messo in campo delle forme fortissime di supporto, e questo facilita le cose rispetto all'Era Monti. La disponibilità di così tanti fondi promette uno scenario diverso dall'austerity. In più, mi sembra che questo esecutivo avrà un taglio più politico rispetto a quello puramente "tecnico" di Monti".

Quali potrebbero essere le ripercussioni politiche, in termini di sondaggi, di un simile avvento? La Lega, vostra alleata nel nascituro Governo Draghi, continua a rimanere in testa, in pianta stabile...

"Mi sembra prematuro fare previsioni. Il consenso dipenderà dalle scelte fatte e dall'impatto sull'economia. Se, come credo, chiuderemo il 2021 con segnali di rinascita, sono convinto che ci guadagneremo tutti".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 11 febbraio 2021 alle 10:30
Autore: Luca Cavallero
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