" «Ero ferito, e l'ho visto che si avvicinava. Voleva uccidermi, voleva finirmi, ma per fortuna è stato colpito ed è crollato». Dopo il delicato intervento chirurgico subito, l’agente della Polizia locale lo ha spiegato con un filo di voce ai medici e al comandante dei carabinieri del Veneto, che gli ha fatto visita per ringraziarlo del suo coraggio. 

Racconta bene l’accaduto “Il Giornale di Vicenza”: “E di coraggio ne ha avuto da vendere, Frusti, che ha affrontato il cittadino marocchino Soufiane Boubagura, 28 anni, sulla carta residente a Scafati, nel Salernitano, in realtà domiciliato da un anno nel Vicentino. Passando per caso, se l'era trovato davanti armato, poiché aveva portato via l'arma ad un carabiniere, ed era stato colpito dall'invasato che avrebbe esploso diversi colpi contro i militari e contro di lui: con tre aveva centrato Frusti, ferito ad un piede, ad un polpaccio e ad un polmone, che è stato perforato dal proiettile, passando non lontano dal cuore. L'agente è stato miracolato, ma con il suo sangue freddo, unitamente a quello dei carabinieri, ha evitato altre vittime oltre al giovane africano. Frusti sarà ascoltato nelle prossime ore dal magistrato e dai carabinieri che hanno in mano le indagini, non appena sarà in grado di rispondere e di chiarire nel dettaglio la dinamica della tragedia. Quello che è certo è che ha cercato riparo, facendo da scudo anche ad uno dei carabinieri contro i quali si era avventata la furia assassina di Boubagura: ma, prima che potesse sparare ancora, il cittadino marocchino che impugnava l'arma sottratta al carabiniere ed è stato fermato in tempo dall'altro militare, che ha fatto fuoco per primo, uccidendolo.

In molti ieri hanno cercato di far visita all'agente, che non è però nelle condizioni di poter sostenere una conversazione. Il suo fisico atletico e sportivo, ne sono convinti i medici, gioverà ad una sua completa riabilitazione. 

Quando è stato portato in ospedale, la mamma si è raccomandata: «Guardate che è mio figlio». «Adesso è anche figlio nostro», hanno risposto i medici. Il 41enne è ancora ricoverato in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita. «La situazione era molto critica - dicono i sanitari - un polmone collassato e il paziente aveva un importante sanguinamento. Anche questa mattina è stato visitato e ora è vigile e non intubato e rimane ricoverato nel reparto di rianimazione».

Frusti sa di avere rischiato la vita, nell'operazione di servizio, al pari del collega e dei due carabinieri, per quel giovane che non era in sé e che è stato ucciso prima che potesse ammazzarlo. «Mi è venuto incontro con la pistola in pugno, mi aveva già colpito ma voleva coparme», ha spiegato ancora sotto choc, dopo essersi visto la morte ad un passo”.

Forza Alex e vicinanza al carabiniere, che purtroppo è indagato: sono convinto che abbia fatto il suo dovere e confidiamo che possa tutto risolversi al meglio".

Sezione: Politica social / Data: Mer 26 aprile 2023 alle 14:10
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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