"L'accordo raggiunto sulle concessioni balneari all'interno del Ddl Concorrenza è un compromesso di equilibrio che il Movimento 5 Stelle aveva già proposto in Legge di bilancio tra gli interessi dello Stato, quello degli imprenditori e quello dei cittadini che fruiscono del servizio. Purtroppo per quindici anni molte forze politiche, in primis quelle di centrodestra, hanno voluto illudere gli operatori del settore insistendo sul regime delle proroghe continue. Oggi quel capitolo poco nobile della vita economica italiana si chiude, e se gli imprenditori del comparto possono guardare con fiducia al futuro è solo grazie al M5s".

Così, in una nota pubblicata sui social, il Vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Mario Turco.

"Di fronte alle pronunce di Ue e Consiglio di Stato, che hanno portato all'inesorabilità di un nuovo sistema di gare pubbliche da espletare entro dicembre 2023, noi siamo stati i primi a proporre a dicembre meccanismi di tutela per le imprese a carattere familiare, riconoscendo la loro professionalità, così come indennizzi a carico di chi subentra calcolati sul valore “equo” dell'impresa e infine clausole sociali per i lavoratori. Tutto questo mentre Lega, FI e FDI continuavano a promettere ulteriori proroghe" spiega nella nota.

"Abbiamo anche ottenuto che per quelle procedure di gara che non riusciranno a concludersi entro il 31 dicembre 2023 ci sia al massimo un ulteriore anno di tempo. Ciò però - aggiunge - dovrà essere giustificato da validi, oggettivi e ben definiti motivi. In più abbiamo ottenuto l’esclusione dal regime delle concessioni balneari per la cantieristica navale, ma anche per i settori importanti e strategici come la mitilicoltura e la maricoltura, oltreché l'impegno a intervenire nei decreti attuativi su nautica da diporto, punti di ormeggio e aree prospicenti agli alberghi e ai camping, su cui il governo si è impegnato a introdurre una disciplina speciale nei decreti attuativi".

"Tra le altre novità normative che abbiamo introdotto ricordiamo la proporzionalità tra spiagge private e pubbliche, la destinazione di sorte del canone di concessione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, la tutela riservata alle società sportive e soprattutto del terzo settore. Questo nuovo impianto normativo - conclude -, oltre a dare certezza agli investimenti degli imprenditori, creerà le condizioni per salvaguardare i cittadini e tutelare maggiormente gli interessi pubblici dello Stato. In questo modo, finalmente il settore turistico potrà contare su un ulteriore asset strategico".

Sezione: Politica social / Data: Ven 27 maggio 2022 alle 17:50
Autore: Simone Gioia
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