Il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, intervenendo a Rai News24 ha dichiarato: "Un vaccino contro la violenza alle donne deve essere scoperto e alimentato giorno dopo giorno. Il nostro paese ha fatto passi importanti. Oggi avere il coraggio di mostrare quei volti, di dire quei nomi, di dire alle donne che non sono sole è il primo passo, è il primo vaccino che possiamo mettere in campo. Ma serve molto di più, serve un impegno - ha aggiunto - nel racconto della violenza, servono parole di verità che condannino senza se e senza ma ogni forma di violenza, che affermino che la violenza non ha mai nessuna giustificazione e nessuna responsabilità da parte delle donne che sono vittime di violenza. E poi serve un impegno di comunità, la concretezza di percorsi possibili per proteggere le donne, per aiutare le donne a denunciare a chiamare il 1522, a chiamare le forze dell'ordine, ma ancora di più a percorsi che permettano alle donne di costruire una autonomia di vita per loro e per i loro figli. I dati dicono che tutti i reati sono diminuiti durante il lockdown, quello che invece è aumentato è quello della violenza contro le donne e questo significa che è una piaga che pervade le nostre famiglie purtroppo, il nostro paese e che si insinua in stereotipi troppo spesso concessi e questo non va bene .I numeri dicono anche che c'è un'emersione del fenomeno, oggi più donne hanno il coraggio di chiedere aiuto. Questo significa che hanno più possibilità di essere aiutate e questo è importante".

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 25 novembre 2020 alle 12:20 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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