“Sul salario minimo Ursula Von der Leyen ha mantenuto la promessa. Nel luglio 2019 l’allora candidata in pectore alla Presidenza della Commissione europea stava sondando il Parlamento europeo per verificare se esistesse una maggioranza in suo favore, maggioranza che era in bilico. In un incontro esplorativo con il Movimento 5 Stelle noi chiedemmo alcuni impegni precisi sui temi della nostra campagna elettorale e in particolare su una direttiva sul salario minimo europeo. L’apertura di Von Der Leyen, che si disse ben disponibile a realizzare le nostre richieste ed altre nostre priorità, fu uno dei fattori determinanti che ci convinsero a supportarla. I nostri voti furono fondamentali per eleggere la Presidente. Con questa direttiva Ursula Von Der Leyen dimostra di non aver dimenticato le promesse fatte a noi e ai milioni di elettori che rappresentiamo”, così Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo durante il suo intervento all'evento “Il salario minimo per lavoratori e imprese”. 

“Questa direttiva non migliorerà solo la vita di milioni di persone, ma arginerà anche il dumping sociale e salariale, le delocalizzazioni e la concorrenza sleale che sono ancora troppo comuni nel mercato unico attuale. Per questo credo che le imprese italiane abbiano certamente da guadagnare da questo provvedimento, come ha giustamente evidenziato il ministro Luigi Di Maio nel suo intervento. E non mi riferisco solo a chi produce beni e che deve fronteggiare la concorrenza di chi ne realizza di simili in Paesi dove il costo del lavoro è inferiore”, conclude Beghin.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 11 maggio 2021 alle 21:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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