"Un uomo in difficoltà, che “vive nel terrore da un anno”, provato, indagato e perquisito, si sfoga in un file di insulti al figlio e agli amici più cari del figlio. 

Questo documento compare improvvisamente oggi a distanza di cinque anni dal momento in cui viene redatto ed è privo di qualsiasi valore penale. Ma viene ugualmente fatto circolare per tentare di alimentare sui media un processo che stenta in tribunale. 

L’ennesima conferma di un modus operandi degli inquirenti fiorentini che si commenta da solo e che in assenza di violazioni del codice penale si concentra sulle difficoltà di rapporto tra padre e figlio.

Nel merito l’ennesima dimostrazione del fatto che Matteo Renzi non ha mai agevolato suo padre nelle sue attività professionali.

Nel metodo l’ennesimo schiaffo alla civiltà giuridica, alla vita delle persone e alla privacy di una famiglia colpita da una pervicace campagna mediatica senza precedenti" .

Lo comunica la difesa di Tiziano Renzi in una nota.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 14 febbraio 2022 alle 20:20
Autore: Redazione PN
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