"Il Paese è sfinito da un anno difficilissimo dove una importante fetta della popolazione non riesce quasi più a sopravvivere. L’azzeramento di alcuni interi settori di attività economiche ha impedito in molti casi addirittura il minimo sostentamento. Condivido pienamente la posizione del presidente Draghi con una visione di riapertura progressiva come risultato di un “rischio calcolato” per il Paese".

Lo afferma Fabio Ciciliano, membro del Cts, al Corriere della Sera.

"Bisogna lavorare perché le riaperture siano incanalate in binari di sicurezza per evitare una nuova crescita dei contagi - spiega. Ciò che mi lascia perplesso è che talvolta le diverse anime politiche che promuovono le riaperture lo fanno in maniera incompleta, badando magari ad un singolo settore senza avere una visione complessiva. Ma forse alla politica ciò non è richiesto. Aprire tutto e subito sarebbe una vera sciagura, in questo momento. Significherebbe vanificare gli sforzi dolorosi che il Paese ha compiuto fino ad ora".

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 18 aprile 2021 alle 10:00
Autore: Simone Gioia
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