“Il risultato del referendum costituzionale è chiaro. Da qui ora si riparte, perché il taglio dei parlamentari non incide minimamente sulla capacità di dare risposte più celeri alle esigenze del Paese e al Parlamento di svolgere pienamente la propria funzione di indirizzo e controllo. Ora serve lavorare sulla modifica del bicameralismo perfetto anche valutando la definizione di un Parlamento monocamerale che contempli quei 600 parlamentari che la riforma appena approvata dai cittadini elettori ha definito come nuovo livello della rappresentanza. È inoltre necessaria l’introduzione della sfiducia costruttiva, per dare stabilità ai Governi”, lo dichiara in una nota il senatore di Italia Viva, Eugenio Comincini che continua: “Anche alla luce dell’esperienza maturata durante la pandemia andrebbe inoltre rivista la divisione dei poteri fra Stato e Regioni. E, infine, servirebbe una legge elettorale che contribuisca a garantire la stabilità utile ad attuare i programmi presentati agli elettori. La legge elettorale, però, deve essere l’ultimo passaggio. 

Io credo che sia questa la strada da percorrere per incidere positivamente sull’efficientamento del nostro processo democratico”, conclude il senatore Comincini.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 22 settembre 2020 alle 00:46
Autore: Redazione PN
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