La cessione programmata di una quota del Mef in Poste “non determinerà in alcun modo la perdita del controllo della società, che continuerà ad essere esercitato dallo Stato". Lo ha dichiarato il Ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo nel corso dell’audizione, davanti alle commissioni riunite Bilancio e Trasporti della Camera e Programmazione economica, finanze e ambiente del Senato, in relazione al trasferimento di una quota della partecipazione detenuta dal ministero dell’Economia e delle finanze nel capitale della società Poste.

“In caso di cessione dell’intera quota del Mef in Poste, il controvalore desunto, secondo gli ultimi dati disponibili, potrebbe ammontare a 4,4 miliardi. - ha proseguito il Ministro - Un valore che non può prescindere dalla tempistica dell’operazione, che va inquadrata nell’orizzonte temporale 2024-2026. Il Mef - ha concluso Giorgetti - realizzerà l’operazione nel momento più adeguato per una massimizzazione dell’introito”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 27 marzo 2024 alle 16:10
Autore: Tommaso Di Caprio
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