Giuseppe Sala, sindaco di Milano, è intervenuto nel corso di Otto e Mezzo su LA7.

Come le è sembrato Conte?

“Dobbiamo attribuire a Conte i meriti che ha. Mi pare abbai annunciato i temi giusti, mi rimane una curiosità: quando dice che convocherà le parti sociali per discutere del piano, spero e credo che abbiano già in mano qualcosa. Finora però il lavoro di Conte è buono”.

Ha detto che intende coinvolgere anche l’opposizione: è possibile avere unità morale che auspicava Mattarella?

“È difficile. Noi politici diciamo così che siamo aperti, ma non è semplice. Un conto è la trasparenza, in un momento come questo in cui bisogna prendere decisioni veloci e importante non credo ci possa essere tutto questo spazio per le mediazioni”.

Insegnanti devono essere precettati?

“Penso di sì. Non prendiamocela col sistema burocratico perché quando mediamente il Governo dura un mese non ci si può lamentare della struttura”.

Quali sono le maggiori debolezze del Governo? Le entrerebbe a far parte della squadra?

“Il mio invito a Conte era di mettersi intorno i più capaci che hanno vissuto esperienze complesse. Poi lui è l’allenatore della squadra quindi se ritiene che siano i migliori giusto che prosegua così. No io non entrerei, la ripresa però deve partire da Milano. Vedo dei segni ma il percorso è comunque lungo, quindi radicalmente no”.

Lei ha fatto un’ordinanza per limitare la movida…

“Sì, ordinanza che vietava la vendita di alcolici dopo le 19 che un’ora fa ho cancellato. Anche perché come faccio a dire ai giovani di stare a casa dopo aver visto i gilet arancioni e le manifestazioni politiche di questi giorni…”.

Come avrà luogo il confronto fra Conte e Confindustria?

“Lo facciano in fretta. Bonomi forse è stato eccessivo ma sente la pressione dei suoi consociati che fanno fatica. Serve un’azione precisa. Il Recovery Fund premierà più gli investimenti che il sostengo alla difficoltà”.

Le sue parole su Solinas e la Sardegna?

“La critica non era ai sardi e alla Sardegna ma alla politica sarda. Noi milanesi abbiamo sempre accolto. Poi si parlava di una cosa teorica, mi sembrava una dichiarazione improvvida. Se sono stato ruvido mi scuso”.

Un nuovo socialismo con o senza il Movimento 5 Stelle?

“A chi critica questo Governo dico che mi sento più rassicurato da un’alleanza PD-M5S che Lega-M5S. Per quanto riguarda il socialismo, i presidenti di sinistra europei sono socialisti. Siamo in un momento di cambiamento straordinario dove le regole del gioco si stanno modificando particolarmente, e l’economia è al centro dell’attenzione. È assolutamente importante mettere la società al centro”.

Si ricandiderà?

“Voglio aspettare il momento giusto. Adesso sono così stanco che magari a uno vengono le tentazioni di dire che non ce la si fa più. Voglio pensarci con calma, ma è possibile che mi ricandidi”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 03 giugno 2020 alle 21:21
Autore: Simone Dinoi
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