"L'approdo in Aula alla Camera il 29 giugno della legge sullo Ius Scholae rappresenta una grande opportunità per eliminare la vergogna dei bambini di serie A e di serie B. Tutti i giovani che frequentano la scuola in Italia devono avere il diritto pieno alla cittadinanza, senza dover attendere i 18 anni o addirittura di più, a causa dei ritardi burocratici. Gran parte degli italiani è d'accordo in modo trasversale, come confermano i sondaggi, non c'è molta differenza tra elettori di destra e sinistra. Di fronte a chi ancora ha dubbi, però, una mano potrebbe darla il nuovo re di TikTok, Khaby Lame. In un'interessante intervista a Riccardo Luna su Repubblica, alla domanda su cosa chiederebbe alla ministra Lamorgese, Lame risponde che non è giusto che una persona che vive e cresce con la cultura italiana per tanto tempo ed è pulito non abbia ancora oggi il diritto di cittadinanza. L'influencer pensa al suo caso di 22enne ancora in attesa ma anche a tanti altri ragazzi. Ecco, nei panni della ministra ma anche da semplice parlamentare, chiedo a Lame perché non ci aiuta lui, che è il re di TikTok, a comunicare a quella fascia di giovani che si informa solo attraverso i social network". Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.  

"Dopo le violenze sul Garda - prosegue Anzaldi - c'è chi pensa che non sia giusto dare la cittadinanza alle bande violente di giovani, e allora Khaby Lame potrebbe lanciare un appello, grazie al suo grande seguito sui social, affinché questi giovani non mettano a rischio un traguardo storico come la legge sulla cittadinanza a chi frequenta la scuola in Italia. Un video di Lame su TikTok sarebbe più efficace di mille interviste per sensibilizzare contro risse e violenze. È importante che la legge vada in porto, perché sono anni che è attesa. Il primo tentativo risale al 2015, quando durante il Governo Renzi la Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge sullo Ius Culturae. È stato un grande successo, grazie al lavoro del Pd guidato da Renzi, ma dopo le sue dimissioni a fine 2016 l'iter non è andato avanti. Per la mancanza di una maggioranza certa, durante il Governo Gentiloni, che pure ha avuto il merito di varare lo Ius Soli sportivo con la norma Tam Tam Basket, non si è arrivati alla votazione definitiva in Senato. Ora abbiamo la possibilità, prima che finisca questa legislatura, di dare finalmente uguali diritti a tutti i bambini con una norma di civiltà. Sarebbe imperdonabile far passare un'altra legislatura senza fare nulla, significherebbe assestare un altro duro colpo alla credibilità della politica".

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 24 giugno 2022 alle 14:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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