"La Legge Severino, come sappiamo, interviene sulla materia dell'incandidabilità e del divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze di condanna; la maggior parte delle disposizioni contempla l'incandidabilità e il divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo quale conseguenza di una condanna definitiva, ma alcune fattispecie prevedono la sospensione di sindaci, amministratori e consiglieri regionali e locali a seguito di sentenze non definitive. Questo, per noi garantisti, è un obbrobrio giuridico che permette alla magistratura di incidere sulle amministrazioni locali e regionali prima che l'imputato riceva una condanna definitiva. Tale meccanismo è in aperto contrasto con il principio della presunzione di innocenza con un evidente disparità di trattamento con ciò che accade ai parlamentari per i quali si applica solo in caso di sentenza passata in giudicato. Appare emblematico in questo senso il caso del consigliere regionale Antonello Peru, condannato in 1° grado a 5 anni e mezzo di reclusione, quindi assolto dalla Corte d'Appello con formula piena "perché il fatto non sussiste" e reintegrato nelle sue funzioni dopo ben oltre un anno di sospensione; paradossale anche la storia di Alberico Gambino, eletto al Consiglio regionale campano nel 2010, ma sospeso prima in virtù di una misura cautelare, poi per una condanna in 1° grado per scambio politico-mafioso. Dopo sei anni è stato assolto da ogni accusa. Credo che in futuro abbiamo il dovere di scongiurare questo tipo di automatismi e che le decisioni dei magistrati producano altre vittime prima che queste siano condannate in via definitiva".

Così l'On. Pietro Pittalis, deputato di Forza Italia e segretario nazionale del partito azzurro in Sardegna nel corso del question time di oggi.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 27 marzo 2024 alle 20:30
Autore: Redazione PN
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