"Oggi anche chi guadagna 50 mila euro lordi non è da considerarsi certamente ricco; è quello che una volta era il ceto medio e che ora, con il costo della vita odierna e con l'inflazione, ha difficoltà a portare avanti una famiglia. Il governo è intervenuto sulle fasce di reddito basse e con il recupero dell'evasione che sta facendo tramite l'Agenzia delle entrate, si propone di abbassare anche la tassazione a quelli che hanno un redito di 50 mila euro. Voglio ricordare che questo governo a ridotto di 7 punti il cuneo fiscale, con la riforma Irpef ha portato altri 4,7 miliardi a vantaggio delle fasce deboli. Forza Italia si è sempre battuta per l'aumento delle pensioni minime e Berlusconi è stato l'unico presidente che le ha raddoppiate, noi abbiamo le abbiamo aumentate da 560 a 680 euro con l'impegno di portarle, entro la fine della legislatura a 1000 euro". Così al programma Tagadà in onda su La7 interviene Maurizio Casasco, deputato e responsabile nazionale del Dipartimento economia di Forza Italia. "Non è vero che dopo cinque anni vengono cancellati i debiti, abbiamo 1 miliardo e 200 milioni di magazzino, la stessa Agenzia delle entrate dice che di questi solo 100 milioni possono essere recuperati.

Ogni azienda privata che ha un credito che passa i cinque anni sa che è difficile recuperarlo, quindi è evidente che l'Agenzia delle entrate si trovi ingolfata. Dopo cinque anni i crediti non vengono buttati via ma rimandati agli enti locali che hanno tre possibilità; intervenire direttamente, rimandarli all'Agenzia delle entrate o recuperarli attraverso dei privati. Per i precedenti debiti anteriori ai cinque anni è stata costituita una commissione con la presidenza alla Corte dei Conti, il Mef e la Ragioneria Generale dello Stato per verificare le reali possibilità di riscossione. Intanto c'è un maggior gettito di 24 miliardi dalle riscossioni a fronte della fiducia e della politica collaborativa tra fisco e contribuente che questo governo ha creato e 26 miliardi di maggior recupero dall'evasione. Come governo stiamo cercando di perseguire da un lato gli evasori e dall'altro andando anche incontro a chi non può pagare, ecco perché sono state spostate da 72 mesi a 10 anni le possibilità di rateizzazione. Nella lotta all'evasione – conclude Casasco - oltre a aumentare il capitale umano a disposizione dell'Agenzia delle entrate stiamo predisponendo un miglior utilizzo della interoperabilità delle banche dati e un rafforzamento del sistema digitale oltre che a un futuro utilizzo dell'intelligenza artificiale".

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 18 marzo 2024 alle 21:00
Autore: Redazione PN
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