"Dopo un'apposita interpellanza parlamentare urgente sul tema già discussa nei giorni scorsi in Aula ho presentato anche quale prima firmataria per Forza Italia un emendamento apposito al Decreto Sostegni Bis contro l'aumento del costo delle materie prime nel settore costruzioni. Siamo così passati, come sempre d'altronde, dalle parole ai fatti. Per fronteggiare gli eccezionali rincari nei prezzi di acquisto di alcuni dei principali materiali da costruzione verificatisi nel 2021, a causa di congiunture internazionali impreviste ed imprevedibili che si inseriscono in un mercato già gravemente anomalo per la crisi pandemica mondiale in atto, per i lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del presente decreto, si chiede da parte di Forza Italia, le seguenti disposizioni: che per tutti i contratti derivanti da procedure i cui bandi o avvisi siano stati pubblicati prima e dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, siano previste compensazioni determinate applicando alle quantità dei singoli materiali impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori nell’anno 2021, le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi, rilevate dai decreti ministeriali con riferimento alla data dell'offerta, eccedenti l’otto per cento se riferite esclusivamente all'anno 2020, ed eccedenti il 10 per cento complessivo, in caso di offerte antecedenti al 2020."

"Come denunciato da ANCE, a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, si sono registrati significativi incrementi nei prezzi di acquisto di alcuni dei principali materiali da costruzione, la cui entità sta determinando enormi difficoltà alle imprese appaltatrici, già gravate da ingenti sofferenze finanziarie e patrimoniali dovute all’evento pandemico in atto. Si parla di aumenti straordinari, che vanno ben oltre le normali fluttuazioni del mercato e che rischiano di compromettere la regolare esecuzione degli appalti in corso.  Aumenti considerevoli delle materie prime si sono riscontrati, come sollevato dalla stampa nazionale, non solo per il cobalto, il nickel, il manganese, ma anche per il petrolio, il rame, il polietilene, il ferro, la gomma, il legno.  Le cause? Innanzitutto la difficoltà di fare viaggiare le merci in periodo di pandemia da Covid-19.  Sono certa che il Governo Draghi saprà ascoltare il nostro appello."

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 24 giugno 2021 alle 21:50
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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