"La dura torsione autoritaria di queste ore in Bielorussia e la repressione ordinata da Lukashenko dopo il voto, che lo ha visto prevalere rispetto all'unica forza di opposizione ammessa alle elezioni, quella di Svetlana Tikhanovskaja, mette fine alle speranze che il partenariato con l'Europa potesse spingere verso una transizione democratica". Lo afferma il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova. "Gli europei hanno il dovere di stare dalla parte di chi lotta per la libertà a Minsk, al confine con l'Unione.

Ma la capacità da parte di Bruxelles di esercitare, con autorevolezza, una pressione positiva su Stato di diritto e libertà personali nei confronti dei paesi vicini - prosegue Della Vedova - viene quotidianamente minata dalla accettazione delle derive autoritarie e autocratiche in paesi membri come Polonia e Ungheria. Affrontare i nodi dello stato di diritto all'interno della Ue dando seguito alla risoluzione del Parlamento europeo perché si attuino le procedure dell'articolo 7 del Trattato che prevedono la sospensione dal voto i paesi inadempienti alle regole europee sullo stato di diritto, e mettere in pratica il legame tra stato di diritto e accesso ai fondi del Recovery Fund, sarebbe il modo più efficace per stare dalla parte dei democratici bielorussi", ha concluso.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 10 agosto 2020 alle 18:10
Autore: Alessandra Stefanelli
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