“Sulla possibilità di una riforma del Patto di Stabilità eravamo rimasti alle dichiarazioni del commissario Gentiloni che prevedeva, seppure in modo non esplicito, di rimandare la decisione sulla nuova legge a tempi che potessero coincidere con la formazione del nuovo governo tedesco. Dalla bozza di accordo della nuova coalizione in Germania arrivano segnali che lasciano intendere come, nonostante la fine dell'era Merkel e il crollo Cdu, sul fronte tedesco col nuovo esecutivo cambierà poco o nulla rispetto a prima. Un immobilismo dovuto alle posizioni di socialisti e Verdi, ma va ricordato che i liberali di Fdp hanno posto la condizione di non procedere a una profonda riforma delle regole che governano la gestione dei conti pubblici nell’euro zona come prerequisito per formare un nuovo governo. Constatiamo ancora una volta come tutto il dibattito intorno al Patto di Stabilità si sia ormai trasformato in uno strumento di distrazione di massa, complici le istituzioni Ue: quanto visto oggi con Gentiloni è una scenetta per guadagnare tempo e aspettare il nuovo ministro dell’economia tedesco che alla fine, come spesso accaduto, detterà la linea a Bruxelles”.

Così in una nota Marco Zanni, europarlamentare della Lega, presidente gruppo ID.

Sezione: Politica estera / Data: Mar 19 ottobre 2021 alle 21:40
Autore: Redazione PN
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