Mariano Bella, direttore del Centro studi di Confcommercio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Secondo Confcommercio la ripresa si fermerà al 4%. “I nostri dati sono leggermente ma significativamente diversi da quelli del governo –ha affermato Bella-. Che ci sia una frenata nell’ultimo trimestre di quest’anno lo dicono tutti, soltanto che noi l’abbiamo esplicitato. Nel 2022, se non ci saranno spinte particolari nella spesa delle risorse europee del Pnrr, rischiamo un ulteriore rallentamento. Il governo continua a sottostimare l’inflazione. Siamo arrivati a ottobre e a novembre praticamente al 4% di inflazione, però le istituzioni dicono che è un fenomeno transitorio. Secondo noi invece durerà per tutto il 2022 e questo implica una riduzione del potere d’acquisto. E’ normale che le istituzioni internazionali dicano che l’inflazione è transitoria. E’ una postura ideologica. Quello che sappiamo è che quando c’è un impulso così forte su tutte le materie prime, ci vuole del tempo perché passino, tracimando da monte a valle. Anche se adesso si fermassero gli aumenti dei prezzi, ci vorranno dei mesi prima che questo si rifletta sui prezzi al consumo. Le bollette costano 4,6 miliardi solo per l’ultimo trimestre, questo vuol dire che se spendo questi soldi sulle bollette non li spendo da un’altra parte e deprimo i consumi. Le istituzioni non si preoccupano di questo tema perché non ha soluzioni questo problema. Forse la Bce potrebbe pensare un po’ più attentamente alla riduzione degli acquisti netti. Per il resto, bisogna essere più produttivi per tenere a bada gli impulsi inflazionistici che vengono dall’esterno”.

Sezione: Economia / Data: Mar 07 dicembre 2021 alle 20:40
Autore: Redazione PN
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