“Il messaggio che deve passare è che siamo all’ultimo mezzo miglio. Stanno arrivando i vaccini, abbiamo già vaccinato una decina di milioni di italiani. Arriviamo a 25-30 milioni di vaccinati entro un mese e mezzo o due e avremo la svolta. Se tutto va bene in 6-8 settimane saremo fuori”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, Sergio Abrignani, immunologo dell’ Università Statale di Milano e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts).

“Due mesi fa – ha detto - la Gran Bretagna era come siamo noi ora, l’obiettivo che dobbiamo avere noi è arrivare, a inizio giugno dov’è ora la Gran Bretagna. È possibile. Si tratta di vaccinare tutti i suscettibili, sono 10-11 milioni di persone, più un’altra frazione. Oggi siamo a 300 mila dosi di vaccino al giorno, L’obiettivo è vaccinare in due mesi almeno altri 20 milioni di italiani e sfiorare i 30 milioni di vaccinati a inizio estate e saremo come la Gran Bretagna ora, con 10-20 morti al giorno, e riapriremo tutto. Sembra una cosa distantissima oggi, ma in Gran Bretagna erano come noi due mesi fa”.

In caso di stop del vaccino agli under 60, “La Germania ha già deciso: per chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca la seconda dose verrà fatta con Pfizer e Moderna”.  

“Non è assolutamente pericoloso – ha spiegato -. In immunologia c'è una tecnica che si chiama ‘innesco e richiamo’, con due tipi diversi di vaccino, che anzi quando si usano gli adenovirus è suggerita. Da immunologo dico che probabilmente è meglio anche come induzione della risposta immunitaria. Ma le agenzie regolatorie devono dare l’ok.

Premesso che il rischio zero adesso non esiste perché solo una minoranza della popolazione è vaccinata, penso che sulla scuola il rischio sia stato valutato, dalla politica ma anche da chi guarda i dati.

“Siamo riusciti – ha aggiunto - a fermare la curva, i morti sono ancora alti, però abbiamo fermato la salita della curva dei nuovi casi, quindi questo gettone che abbiamo, come hanno detto il ministro della Salute e il direttore dell'Iss, ce lo siamo giocato sulla scuola, perché tutti hanno riconosciuto che in questo momento non poteva rimanere chiusa. Dovendo fare una scommessa, non a rischio zero ma a rischio calcolato, dal mio punto di vista è stato giusto riaprire le scuole fino alla prima media. È qualcosa che ha senso.

Sezione: Altre Notizie / Data: Mer 07 aprile 2021 alle 18:50
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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