“Lo Strategic compass, ovvero la direzione che la politica estera europea deve intraprendere nei prossimi 5-10 anni e l’individuazione delle minacce prioritarie alla sicurezza europea, sarà un vero e proprio game changer nella nostra politica di sicurezza e di difesa comune e nella nostra azione esterna in generale. Nell’attuale scenario internazionale instabile e imprevedibile cementare partenariati forti basati su valori condivisi e interessi comuni con altri attori internazionali è una priorità strategica per l’Unione. Oltre alla necessità di aumentare il dialogo politico e allineare la nostra bussola strategica e il prossimo Concetto Strategico dell’Alleanza, bisogna rafforzare la nostra cooperazione a livello pratico con la NATO, a partire da una regione che è vitale per la sicurezza europea: i Balcani occidentali. Il principale banco di prova per la cooperazione NATO-UE è certamente il Kosovo, un Paese in cui entrambe le organizzazioni sono presenti da due decenni. Abbiamo visto quanto siano essenziali le truppe del contingente KFOR della NATO sul territorio proprio per prevenire un ulteriore inasprimento del confronto alle sempre latenti tensioni tra Belgrado e Pristina. Tuttavia, la volontà del Kosovo di costruire un esercito nazionale metterebbe in discussione la rilevanza di KFOR. Auspico che un piano concreto per la cooperazione UE-NATO possa essere dispiegato da subito per ben gestire questo periodo di transizione”, così Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo, in un intervento nella Commissione Affari esteri del Parlamento europeo.

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Sezione: Politica italiana / Data: Mer 27 ottobre 2021 alle 14:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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