“Le infrastrutture che servono per temperare il problema della siccità sono le stesse che servono per mitigare gli effetti negativi delle alluvioni. Pensiamo al tema degli invasi, alla regimentazione dei corsi d’acqua, alle opere che già oggi ci consentono di incanalare l’acqua in eccesso per poi rilasciarla in modo adeguato e continuo per irrigare i campi degli agricoltori, o per essere utilizzata da industrie ed imprese agroalimentari. Già ad inizio 2022, durante il Governo Draghi, con Forza Italia avevamo presentato un piano strategico di contrasto alla siccità. Ci sono contenute tutte proposte per cercare di gestire questa problematica gravissima che complica tantissimo la vita dei nostri agricolturi. Già in questo piano spingevamo per snellire le procedure per l’attuazione di un grande piano strategico da gestire con una cabina di regia guidata dalla Presidenza del Consiglio.

Ecco, in questo DL SICCITÀ ritroviamo questa impostazione. Il Governo Meloni con una cabina di regia e la nomina di un commissario – al quale sono affidati dei poteri speciali anche per sbloccare i cantieri –dà seguito a questo grande piano strategico di contrasto alla siccità e ai cambiamenti climatici.  Oggi non mancano le risorse o le progettazioni al nostro Paese: manca la realizzazione delle opere perché viene ritardata da iter e procedure troppo farraginose. Oggi c’è bisogno di celerità per passare dalla teoria all’attuazione delle opere”. Lo ha detto il vicepresidente vicario dei deputati di Forza Italia, Raffaele Nevi, nella dichiarazione di voto finale al DL 39/2023 - Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica (DL SICCITÀ) alla Camera dei Deputati.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 09 giugno 2023 alle 20:20
Autore: Redazione Milano
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