Ci è sembrato opportuno integrare gli interessanti argomenti della scorsa settimana, che abbiamo affrontato con il dottor Mauro Berta, membro del comitato scientifico per la dermatologia di Ambimed Group Milano network in Travel and Tropical Medicine Italia e del Centro di Ricerca Scientifica Biochimica, Nutrizione e per la medicina tropicale D. Carrion, Facoltà di Medicina, Univ. Nacional Mayor de S. Marcos – Lima.

Abbiamo parlato della visita pre-viaggio e del mezzo di trasporto, nonché delle possibili problematiche annesse. Tra i testi che il dottore consiglia sull’argomento, vi è anche Viaggiare sicuri, edito da Springer, come altri piccoli manuali, in grado di fornire indicazioni generali, anche sui paesi che si decide di visitare. 

Questa volta ci orientiamo verso i rimedi naturali e l’omeopatia, ringraziando per il contributo il dottor Francesco Cappi, internista e omeopata con esperienza clinica e didattica, allievo e collaboratore del prof. Antonio Negro e ideatore del metodo clinico Individual Medicine o Medicina della Persona.

D: Si è parlato in precedenza di ansia pre-viaggio e i disturbi che ne possono derivare: come si può intervenire con l’omeopatia?

R: Al giorno d’oggi vediamo, sempre più frequentemente, persone che utilizzano nella terapia non solo i farmaci anche prodotti naturali e omeopatia. La medicina diventa medicina integrata o, meglio, personalizzata, nel senso che il medico è chiamato a scegliere ogni volta, in scienza e coscienza, il rimedio più adatto al proprio paziente, dai rimedi naturali ai farmaci. Quindi non bisogna temere la medicina naturale, perché è un primo passo da utilizzare all’inizio dell’approccio terapeutico ma anche un complemento di terapia nei pazienti che già assumono farmaci per patologie croniche.

Tornando ai viaggi ed alla medicina naturale, un aiuto per le donne, in omeopatia, può essere la thuja, rimedio utile, tra le altre cose, anche in presenza di dolori mestruali. È una pianta che appartiene alla famiglia delle Cupressaceae, originaria dell’Alaska, ma presente anche nella regione dei laghi nordamericani, in Cina e in Giappone. Quella occidentale è conosciuta anche come cedro bianco e riporta a un richiamo storico in Europa, al tempo di Francesco I, re di Francia, tra il 1515 e il 1547. Può essere un rimedio importante sia per l’ansia, per lo stress da viaggio dei soggetti sensibili e per la cefalea che lo stress da viaggio può provocare, nonché per i dolori mestruali. La thuja viene usata in dermatologia per le verruche ed in generale i tumori benigni. In medicina omeopatica, sempre considerando che non viene scelto il rimedio per la patologia ma per l’intero quadro personale del paziente, viene prescritta ai soggetti che soffrono di depressione, melanconia, irritabilità, presenza di idee fisse e stereotipate, mancanza di autostima in generale.

Un altro rimedio omeopatico è la Nuxvomica, detta anche noce vomica, un albero cespuglioso che viene dal sud-est asiatico. Nella preparazione vengono triturati i semi e dalla farina vengono estratti due principi attivi: la stricnina e la brucina. Sono due alcaloidi, usati in passato addirittura dagli aborigeni, come veleni per le loro frecce. Sono entrati in medicina intorno alla prima metà del ‘900, in particolare per i disturbi dell’apparato digerente. La Nux vomica con i suoi alcaloidi èutile per contrastare la sensazione di freddo soprattutto alle estremità, il sonno inquieto ma soprattutto le alterazioni epato-metaboliche che spesso accompagnano le variazioni alimentari e di igiene di vita tipiche di quando si esce dal comfort casalingo. In viaggio, infatti, la Nux vomicarisulta efficace per contrastare la stipsi ma anche la nausea e il vomito sia da cinetosi che da intossicazioni alimentari.

Un rimedio fitoterapico che non dovrebbe mancare per contrastare l’ansia è la Maca delle Ande, della famiglia delle Brassicaceae. Èuna pianta erbacea di radice tuberosa, la classica “patata sudamericana”, utile poiché diminuisce il livello di cortisolo, l’ormone dello stress,gestito dalle ghiandole surrenali e, con la sua modulazione, controlla l’ansia.

D: Si può utilizzare anche per altri scopi?

R: Questa pianta è anche un ottimo energizzante, come risposta allo stress, cioè stimola il tono generale e la resistenza, modera la stanchezza e regola il ciclo mestruale, tutti problemi che possono verificarsi viaggiando. Agisce, infatti, stimolando gli ormoni femminili ed è ricca di amminoacidi, di sali minerali, vitamine, acidi grassi e fibre, permettendo al viaggiatore di arrivare alla meta, specie inpaesi tropicali,mantenendo un buon tono fisico e psichico.

Consiglio, infine, la nota vitamina C, con la sua decisa azione antiossidante. Una fonte privilegiata di vitamina C ce la regala l’Amazzonia da cui proviene il Camu-camu, arbusto appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. Il frutto, da cui si estrae il principio attivo, contiene questa vitamina in misura sessanta volte maggiore a quella contenuta in una arancia. Aiuta a controllare le infiammazioni ma soprattutto rafforza il sistema immunitario, condizione di grande importanza, specie quando si è in paesi con clima tropicale.

Per concludere tornerei ancora alla medicina omeopatica segnalando possibili soluzioni a due problemi tipici del viaggiatore sfortunato. Il primo è la dissenteria ancora tipica di ambienti tropicali o africani che spesso reagisce molto bene al rimedio Arsenicum album e alla sua, più efficace variante, il Veratrum album.

Il secondo è la cinetosi o mal d’auto, autobus o nave che sovente scoraggia addirittura alcuni soggetti a intraprendere i viaggi. I rimedi omeopatici Cocculus e Tabacum, scelti dal medico nelle diverse costituzioni individuali e assunti durante il tragitto o la navigazione, possono essere la chiave giusta per non rinunciare alla vacanza.

Sezione: Medicina del Viaggiatore / Data: Sab 27 novembre 2021 alle 10:45
Autore: Redazione PN
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