A cura di Alessandra Broglia

Chi si aspettava e confidava nella scomparsa del virus del Covid-19 nei mesi estivi 2023 è rimasto deluso. In questi mesi, dopo un calo importante all'inizio dell'anno, in buona parte del mondo il virus ha continuato a diffondersi ed ha ripreso ad infettare senza manifestare sintomi importanti e con bassa possibilità di essere diagnosticato, essendo crollata l'effettuazione dei tamponi. Sappiamo che in tutto il mondo, dopo le campagne di vaccinazioni per il COVID-19 negli anni '21 e '22, il virus ha imparato a convivere con noi e di conseguenza abbiamo imparato a convivere con SARS-CoV-2. Ma entriamo nello specifico, grazie alla consulenza del nostro esperto, il dottor Paolo Meo, specialista in medicina tropicale e malattie infettive, nonché direttore della clinica del viaggiatore Cesmet, in Roma.

Un consiglio di base che può fornirci, quale può essere?

Per l'attuale situazione di nuova crescita di casi, la maggior parte senza o con pochi sintomi, l’attenzione alla malattia deve rimanere alta. Ricordiamoci gli effetti del LONG COVID, che ha coinvolto molti di noi.  Un buon numero di persone infettate dal Covid hanno continuato e continuano ad avere per mesi malesseri e forte astenia. Il Long Covid è stata esperienza diffusa ed ha coinvolto persone di tutte le età.

Vuole ricordarci i sintomi del Long Covid e i problemi annessi?

Molti di coloro che leggono questo articolo ancora accusano malessere diffuso e poco chiaro. Stanchezza, perdita di memoria, alterazione della glicemia, squilibri cardiologici, difficoltà respiratorie, olfatto e gusto non tornati nella norma. Il Long Covid ha lasciato una traccia e ancora può far male.
Il grande problema, che desidero evidenziare e che gli addetti ai lavori hanno notato dall’inizio della pandemia, è stata la risposta immunologica diminuita nei confronti di molte malattie infettive. Noi infettivologi e tropicalisti, che ci interessiamo di malattie in tutto il mondo, teniamo sotto controllo i numeri di molte malattie tra cui la febbre virale da dengue virus, la malaria, le epidemie di morbillo, le malattie polmonari acute e croniche, e continuiamo a notare aumenti esponenziali di casi rispetto all’era pre-covid. L'evidenza è che le difese immunitarie di molte popolazioni hanno mutato la loro risposta. Epidemie di morbillo, la stessa poliomelite, le malattie virali e parassitarie prima citate, il manifestarsi di malattie quasi sconosciute, hanno destato l’attenzione nell’azione di questo virus sui sistemi immunologici globali. Per questo motivo occorre mantenere l’attenzione alla diffusione delle nuovi varianti del virus in particolare sulla popolazione ultra settantenne, sui cardiopatici, sui diabetici, broncopneumopatici e sulle persone con diverse malattie croniche.

Quali aggiornamenti ha fornito l’OMS in questo ultimo periodo?

Nel mese di agosto del 2023 ufficialmente l'Oms ha denunciato oltre 1,5 milioni di nuovi contagi nel mondo di Covid-19. In particolare dal 31 luglio al 27 agosto 2023. Il trend di crescita si attesta a un aumento di quasi il 40% di casi nel mondo; in Europa ad oltre il 40% rispetto al mese precedente, con oltre 110 mila casi denunciati. In Italia nel mese di agosto si è avuto un aumento dell’81% sul fronte contagi rispetto al mese precedente, risultando il secondo paese per numero di casi (circa 30.000 in un mese) al mondo, dietro la Corea del Sud che di casi ne ha contati quasi 1,3 milioni, in aumento del 73%. La Corea del Sud ha registrato anche un triste primato di decessi: ossia +199% negli ultimi 30 giorni, oltre 600 morti. E l’Italia, per chi non se ne fosse accorto ha registrato oltre 200 morti in un mese, con un aumento del +45%. Tra i paesi coinvolti in questi aumenti la Cina vede una crescita nel numero di morti mensili di un +193% rispetto al mese precedente. Questo è lo scenario che emerge dal bollettino della Organizzazione Mondiale della Sanità. Vengono evidenziati i casi denunciati, che si stima essere un decimo rispetto ai reali dati di infezione del virus, con sintomi sfumati e poco evidenti. Molti di noi, nelle ultime settimane hanno sofferto di malesseri respiratori, tosse, raffreddore, febbricola, difficoltà respiratoria, e soprattutto grande stanchezza.

La causa di questi sintomi, quale potrebbe essere?

Può essere dovuta all’infezione ed al contatto con il virus del Covid. Ma praticamente nessuno ha effettuato il tampone, non evidenziando la presenza del virus. 

Il virus e le sue mutazioni: ma nella popolazione quale differente riscontro si evidenzia? 

I giovani, gli adulti in buono stato di salute, la maggior parte della popolazione risponde bene al contatto ed al contagio con il virus, nelle sue diverse varianti, infettandosi ma non manifestando sintomi. Sono gli anziani e i malati cronici che devono continuare ad essere gestiti con prudenza. Gli oltre 200 morti di Covid in agosto ci devono far riflettere. Per i numeri riportati dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione perché sono i soggetti più anziani e più deboli che possono ancora essere aggrediti e a rischiare con questo virus. 

Quali consigli può fornirci?

Chiunque in questo periodo non si sente bene e manifesta sintomi respiratori e non solo, per prima cosa mantenga con prudenza i contatti con le persone fragili.
Gli incontri con anziani e malati vanno affrontati sempre in buono stato di salute.
Tra qualche giorno verrà approvato da Ema ed AIFA il nuovo vaccino per il Covid con l’aggiornamento alle nuove varianti. Ritengo che sopra i 65/70 anni fare la vaccinazione diventi una pratica preventiva da effettuare, aggiungendo anche il vaccino antinfluenzale. Occorre anche valutare l'effettuazione del vaccino per il pneumococco.
Quindi anche coloro che soffrono di malattie croniche farebbero bene a valutare l’effettuazione del richiamo con il nuovo vaccino contro il COVID (diabetici, cardio e pneumopatici, malati epato e nefropatici).

Sezione: Medicina del Viaggiatore / Data: Sab 09 settembre 2023 alle 15:30 / Fonte: di Alessandra Broglia
Autore: Redazione PN
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