A cura di Alessandra Broglia

Il caldo estivo sembra pronto a fare un passo indietro. Questa lunga estate, in un mese come ottobre, nel nostro Paese sembra proprio non voler cedere il passo all’autunno. Ma l’arrivo dei virus respiratori, tra i quali il famoso “paramixovirus dell’influenza” non verrà ritardato da questo clima. I primi casi di influenza sono stati già segnalati nel Nord dell’Italia, ed anche in Europa il virus è arrivato da alcune settimane, manifestandosi ancora con casi sporadici. L’obiettivo di questo appuntamento e dei prossimi, è diconoscere la situazione della malattia influenzale “sensu stricto” e delle sindromi parainfluenzali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Continueremo a trattare l’argomento e a tenervi aggiornati periodicamente, grazie alla consulenza del nostro esperto, il dottor Paolo Meo, specialista in medicina tropicale e malattie infettive, nonché direttore della Clinica del Viaggiatore Cesmet, in Roma. 

In questa prima intervista affronteremo il problema generale dell’influenza, cercando di capire alla radice che cosa è e come si manifesta. Parleremo delle questioni legate alle coinfezioni con altri virus. Prossimamente affronteremo il tema delle vaccinazioni; in particolare le categorie di persone cui sono fortemente consigliate e come effettuarle. Un altro aspetto sarà orientato sulle le questioni legate alle sindromi respiratorie, con uno sguardo sempre attento alla situazione del Covid-19.

Cosa ha riscontrato per le malattie respiratorie, rispetto agli anni precedenti?

Anche quest’anno caratterizzeranno il periodo autunno-inverno. Anzi, è meglio identificare il periodo a rischio virosi tra i mesi di ottobre 2023 ed il mese di aprile 2024, visto che parlare di stagioni è sempre più relativo, ahimè! Una brutta situazione climatica che mina anche la nostra reattività alle infezioni. Dobbiamo essere consapevoli che queste alterazioni climatiche condizioneranno sempre di più il nostro stato di risposta alle malattie. Ed i primi segnali li abbiamo già avuti in tutto il mondo. Con l'influenza stagionale i virologi hanno identificato l’arrivo di 262 tipi di virus respiratori diversi. E non dimentichiamo il Covid-19, sempre presente ed anche in crescita, che comunque, con le sue varianti, ha imparato a convivere con il nostro organismo e le nostre difese, grazie alle passate campagne vaccinali. 

Sarà possibile la sovrapposizione tra il Covid-19 e un'ondata influenzale che potrebbe essere, secondo alcuni studi anche più virulenta del solito? 

Le cronache nazionali ed internazionali confermano che siamo in presenza di una circolazione in aumento del Covid-19 in tutto il mondo, con le sue varianti più recenti ed anche nuove. Questi casi si sono diffusi anche in Italia e sono aumentati con l’inizio delle attività produttive e commerciali post-estive e con l’apertura delle scuole. L’attenzione di tutti noi, addetti ai lavori, è anche presa da un esordio precoce di casi della nuova influenza, che crescerà tra ottobre e novembre per poi avere un picco tra dicembre e febbraio 2024. In questo periodo il vero problema saranno i casi di coinfezione tra i due virus nei soggetti anziani, più deboli e portatori di malattie debilitanti. Da quando è comparso il virus Sars-CoV-2 ci siamo resi conto come le coinfezioni influenza/Covid si manifestino in modo aggressivo e mettano a rischio i gruppi di popolazione precedentemente menzionati. La malattia influenzale diventa più grave con la presenza di un Covid che diventa ancora più aggressivo. Questi gruppi di popolazione dovrebbero seguire il consiglio di effettuare entrambe le vaccinazioni. Ne parleremo in modo approfondito in un altro articolo ma intanto possiamo dire che nella stessa seduta è possibile farsi inoculare il vaccino dell’influenza ed il vaccino del Covid.

Iniziamo ad approfondire il tema riguardante nei suoi aspetti caratterizzanti. Che cos’è l’influenza?

È una malattia respiratoria, infettiva, acuta, causata da un virus della famiglia degli Orthomyxovirus (virus influenzali), che infetta le cellule superficiali della mucosa delle vie aeree superiori del nostro organismo, ossia del naso, della faringe e della laringe (gola), provocando una reazione infiammatoria importante spesso anche dolorosa. L’infezione può coinvolgere la mucosa della trachea arrivando ad infettare anche le mucose delle vie aree inferiori, coinvolgendo bronchi, ed anche le cellule degli alveoli polmonari. (una storia conosciuta da tutti con il Covid). Questa aggressione del virus provoca una reazione delle cellule immuni locali, sotto la mucosa superficiale dell’apparato respiratorio, che innesca l’attivazione del sistema infiammatorio. Questo processo ha l’obiettivo di difendere le mucose respiratorie e l’organismo tutto dall’attacco dei virus. Il risultato è una infiammazione crescente, un rialzo febbrile, una dilatazione dei vasi locali con edema e gonfiore. Una reazione del nostro organismo che ha l’obiettivo di difenderci ma il risultato è la comparsa dei sintomi che crescono di ora in ora. Siamo nel pieno dei sintomi dell’influenza. Ma anche di altri virus meno aggressivi. 

Quindi un vero meccanismo difensivo.

Non solo difensivo ma anche offensivo, che caratterizza anche la risposta al Coronavirus - vedi le risposte al Covid-19 e a tanti altri microrganismi. I sintomi tipici influenzali derivano quindi dalla risposta infiammatoria dell’organismo nei confronti del virus, e questo causa il malessere e il grande stato di prostrazione. Molti virus e batteri generano questo tipo di risposta che viene etichettata come "influenza", ma che, nella maggior parte dei casi non deriva dal “virus dell’influenza sensu stricto”.  

Ma allora quando presentiamo dei sintomi respiratori in inverno, la causa non deriva sempre dal virus dell’influenza?

Assolutamente no. Sono stati censiti oltre 200 virus simil-influenzali che attaccano il nostro sistema respiratorio, e non solo, e si manifestano con sintomi più limitati creando problemi di salute ridotti, rispetto a quelli provocati dal “vero virus influenzale”. Da ciò si capisce perché quasi sempre chi ha effettuato il vaccino antinfluenzale si ammala lo stesso. Con il vaccino dell’influenza ci proteggiamo dal virus stagionale più aggressivo. Le cosiddette “influenze” invernali sono nella maggior parte dei casi provocate da tutti gli altri virus con cui, in inverno, veniamo in contatto. Ci proteggiamo contro il virus più aggressivo, quello dell’influenza stagionale da Orthomyxovirus”. Di fatto quando circola il virus influenzale, in Italia, nel periodo autunno-inverno, circolano contemporaneamente molti altri virus e batteri che provocano sintomi del tutto simili a quelli provocati dall'influenza, ma meno gravi e meno diffusivi. Tra i più frequenti gli Adenovirus, i Rhinovirus, i Coronavirus ed anche il virus sinciziale respiratorio, particolarmente aggressivo nei bambini. 

Il dottor Meo è a disposizione per rispondere alle vostre domande, al seguente indirizzo:  pazienti@cesmet.com[continua]

Sezione: Medicina del Viaggiatore / Data: Sab 14 ottobre 2023 alle 14:00 / Fonte: A cura di Alessandra Broglia
Autore: Redazione PN
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