"Governo a rischio? Rischia il Paese, non il governo. Abbiamo inflazione, guerra, siccità, crisi energetica, carenza di materie prime e problemi legati al cibo. Serve un Patto per l’Italia per i prossimi dodici mesi e Draghi deve fare come Ciampi trent’anni fa. Tutti insieme: partiti, associazionismo, sindacati, categorie e imprese. La situazione è molto più seria di come viene raccontata".

Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, oggi sul Corriere della Sera.

Poi, capitolo Giuseppe Conte: "Se esce dal governo il Movimento finisce a Di Battista che è più abile come leader di protesta. Se rimane al governo vedrà i sondaggi crollare mese dopo mese, col paradosso che chi di sondaggi si è alimentato nella propria narrazione finirà col restarne schiacciato - sottolinea Renzi. Conte aveva un futuro solo restando a Palazzo Chigi. Ha seguito chi come D’Alema e Travaglio gli ha consigliato la prova muscolare contro di me. Ha perso lui. Adesso se non fa ulteriori errori può aspirare a un seggio da deputato come indipendente".

Bolla come "fantapolitca", invece, un eventuale accordo con Beppe Sala e Luigi Di Maio: "Beppe Sala sta nel centrosinistra. Vedremo se darà una mano alla politica nazionale. Per adesso lasciamogli fare il sindaco. Di Maio invece è quanto più lontano ci sia da me, sotto tanti punti di vista: dal reddito di cittadinanza alle politiche per la scuola noi parliamo lingue diverse. La verità è che Italia viva farà una scommessa riformista contro populisti e sovranisti. Se saremo soli punteremo al 5%. E saremo decisivi anche nella prossima legislatura. Se ci saranno altri, vedremo. Ma noi intanto partiamo".

E infine, anche una risposta a Calenda, convinto che alla fine il leader di Italia Viva si schiererà assieme al PD: "Calenda difficilmente azzecca le scelte politiche. Ancora ricordo quando voleva obbedire a Salvini nel 2019 e andare a elezioni anticipate, che avrebbero consegnato ai sovranisti il Paese, il Quirinale e la gestione di pandemia e Covid. O quando nel 2021 faceva interviste per dire che era da irresponsabili aprire la crisi. Non è cattivo, Carlo: quando è tranquillo è un piacere parlarci. Quando invece si lancia in previsioni alla divino Otelma non ne azzecca una. Io a differenza sua faccio politica da anni. E amo la professionalità di chi fa politica, senza isterie e scatti umorali".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 02 luglio 2022 alle 10:45
Autore: Simone Gioia
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