Il Partito Democratico di Roma con il suo capogruppo, Giulio Pelonzi, torna ad attaccare l'amministrazione Raggi sulla questione della convenzione per l'housing: "Lo schema di convenzione per l'housing sociale approvato lo scorso settembre in Assemblea Capitolina non era altro che l'ennesimo manifesto elettorale che ha arrecato più danni che benefici. Ne è la conferma la sentenza del TAR che boccia il Campidoglio accogliendo il ricorso di Toti che va a confermare quanto noi, come gruppo PD, abbiamo fortemente ribadito: l'amministrazione aveva riservato una quota dell'Housing sociale per l'emergenza abitativa. Per quattro anni il diritto alla casa è stato assente nell'agenda della Sindaca ma l'approssimarsi delle elezioni evidentemente ha fatto miracoli e visto che in questi anni non avevano concluso nulla, la Raggi ha ben pensato di assimilare l'housing sociale all'emergenza abitativa. Ma la capacità di risposta della Giunta Raggi al bisogno di casa si misura con i numeri: 12.000 persone in graduatoria per l'emergenza abitativa con graduatorie che scorrono al ritmo di circa 80 unità anno, 11.000 occupanti, -29.000 stanze/abitanti a causa del mancato completamento del secondo piano di edilizia economica popolare, per un totale di fabbisogno di circa 56.000 unità abitative.

Questa delibera rischiava infatti di avere un impatto devastante anche in termini di consumo di suolo: per ricavare 100 appartamenti il comune dovrebbe concedere ai privati 3,5 mila di metri cubi. In più la delibera abbassava del 50% la possibilità di acquisto al riscatto prevista dal regolamento 2015. Una decisione che ci aveva trovato fortemente contrari in quanto siamo convinti che il rafforzamento patrimoniale delle famiglie sia un obiettivo fondamentale. Ora invece, con il ricorso al TAR di Toti, non si fa altro che confermare che la strategia utilizzata dalla Giunta Raggi andava unire temi differenti e inconciliabili fra loro."

Sezione: Politica locale / Data: Lun 30 novembre 2020 alle 14:20
Autore: Redazione Lazio
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