“Calenda cambia idea tre volte al giorno: io l’ho fatto ministro, ambasciatore a Bruxelles,  l’ho sostenuto a sindaco. Lui voleva andare a elezioni al tempo del Papeete: uno straordinario acume politico . Se avessimo fatto le elezioni in quel momento il Covid e la guerra Russia -Ucraina le avrebbero gestite Salvini premier e Meloni vice”, così Matteo Renzi a Rainews 24.

“Non mi stupirei se il coté culturale del Fatto Quotidiano abbandonasse Conte per Di Battista: Conte è di governo e Di Battista è di movimento, il  prossimo scontro sarà su questo. Io nel frattempo continuo a fare scorpacciate di popcorn”, continua Renzi.

“Quando di Maio dice: il M5S è io partito dell’odio fa una sintesi di quello che abbiamo dovuto subire in questi anni. “Il Mostro” racconta questo .  Il dibattito sul centro adesso è surreale: quello che accadrà nelle prossime settimane saranno chiacchiere da ombrellone, totalmente inutili . Gli schieramenti dipendono dalla legge elettorale che secondo me non cambia anche se io vorrei il modello del sindaco d’Italia dove scelgono i cittadini chi li governa. Sono stato determinante almeno per almeno tre governi , nello stop a Di Maio, a Salvini e a Conte.  Se si gioca con gli strumenti della  politica la mia parte la faccio ma penso sia un errore. Questo meccanismo andava bene nella prima repubblica, adesso va data al cittadino possibilità di scegliere“, prosegue Renzi.

“Chi immagina che la fine del M5S sia la  fine del populismo commette un errore : i prossimi mesi saranno durissimi , siccità, carestia , guerra, inflazione . Sarà un  periodo complicato e faccio un appello alla politica : da qui a dicembre deponiamo le armi,  lavoriamo per aumentare salari ceto medio , da gennaio torniamo a darcele . Il lavoro è il primo dei problemi“, conclude Renzi su Rainews 24.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 22 giugno 2022 alle 17:50
Autore: Redazione PN
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