Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un comizio elettorale a Brindisi ha affermato: "Io sono contento e fiero del fatto che nel periodo più difficile dal dopoguerra ad oggi abbiamo avuto come primo ministro Giuseppe Conte, non come quelli che bruciano le mascherine, non quella gente che brucia le mascherine e che fa il negazionista, e va dicendo che il virus non esiste. L'Italia ha dimostrato di essere una grande nazioni in quel periodo". 
"Potevamo starcene all'opposizione a Roma - ha aggiunto - era tutto più semplice. Ce ne stavamo da soli, all'opposizione, senza creare il governo, sarebbe stato tutto più semplice anche per le nostre vite. Tanto non è che lo stipendio cambia se vai al governo o stai al parlamento, sempre lo stesso è".
"Il tema vero - ha proseguito - è che noi abbiamo deciso il 4 marzo 2018, dopo le elezioni politiche, di provare a dare un governo a questo Paese perché voi avevate votato il 33 per cento al movimento, era troppo poco per governare da soli, troppo per stare all'opposizione. Quella sera, quando stavamo guardando in televisione il risultato delle politiche, vicino a me c'era un vostro conterraneo, un professore universitario che due mesi dopo grazie a quella scelta è diventato il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Vi posso con molta sincerità, che chi parla del fatto che il movimento non doveva fare quella scelta, non doveva dare un governo alla nazione, e ne abbiamo costruiti due con Giuseppe Conte come presidente, io credo che durante questa pandemia si sia ricreduto".

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 06 settembre 2020 alle 21:00 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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