"Il nostro assillo è stato uno solo: rispondere adeguatamente alle fragilità alimentari che nel corso della pandemia si erano moltiplicate garantendo cibo di qualità nella costruzione del paniere. È il principio che ha orientato il lavoro al Ministero delle Politiche agricole, che ha portato sin dai primi mesi del mio mandato alla riconvocazione, dopo oltre due anni, del Tavolo emergenze alimentari dove siede il volontariato laico e cattolico, e all’istituzione del Fondo nazionale emergenze alimentari con una dotazione complessiva, nei mesi della pandemia di 300milioni implementati poi in Legge di bilancio 2021 di ulteriori 40. È un’esperienza che, insieme alla Legge Gadda, ha fatto scuola in Europa e che io ritengo necessario implementare ulteriormente. Avevamo fissato come dotazione necessaria del Fondo 1 miliardo. Anche alla luce dei dati drammatici che ci consegna la pandemia, quello è assolutamente l’obiettivo verso cui muovere. Anche mettendo a valore pratiche ed esperienze eccellenti di comunità come questa dell’Emporio della solidarietà, che proprio con la piattaforma #stop allo spreco dimostra quanto sia determinante sui territori il ruolo del terzo settore, laico e cattolico, per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà". Così la Viceministra alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Teresa Bellanova, oggi nel corso dell’iniziativa promossa dall’Emporio della Solidarietà di Lecce dedicata all’illustrazione del Bilancio sociale e alla presentazione della piattaforma #stop allo spreco, progetto vincitore del Bando Mipaaf finalizzato a promuovere programma innovativi contro lo spreco alimentare.

Aggiunge la senatrice di Italia Viva: "Ridurre quanto più possibile lo spreco alimentare, fino ad arrivare a spreco zero, non è solo un atto di elementare buon senso. Significa innanzitutto assumere il diritto al cibo come un imperativo categorico, costruire azioni e destinare risorse per riequilibrare il processo dal campo alla tavola lavorando su tutte le criticità che lungo questo passaggio producono spreco e si traducono in squilibri ambientali, sociali, economici, nutrizionali. È il modello che abbiamo definito con il Fondo nazionale grazie al confronto serrato con il Tavolo emergenze alimentari per consentire la messa a disposizione di prodotti d’eccellenza della filiera agroalimentare italiana e che mi auguro venga ulteriormente rafforzato".

La pandemia”, ha poi sottolineato Bellanova, “ha mostrato con tutta evidenza la necessità di un nuovo modello di welfare, coraggioso e innovativo, capace di fare tesoro delle esperienze di eccellenza come questa,  verso una strategia integrata di inclusione, riconoscimento del bisogno, costruzione di risposte personalizzate. Anche per questo parlo di diritto al cibo di qualità per tutti. Pensando in modo particolare alle bambine e ai bambini, al bisogno di educazione alimentare per sprecare meno e consumare meglio, alla grande dignità di tutti coloro che spesso hanno pudore a confessare il proprio stato di bisogno e di fragilità. Una dignità e un pudore di cui tutti dovremmo avere più rispetto anche quando immaginiamo le future azioni da mettere in campo nell’alveo di una legge come la Gadda che ha saputo interpretare il tempo e indicare strumenti e modelli di qualità per garantire risposte”.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 29 novembre 2021 alle 22:00
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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