“Le chiusure imposte da Conte con l’ultimo dpcm dimostrano l’ipocrisia e le lacune nell’azione di questo Governo, sempre più inadeguato a gestire l’emergenza coronavirus. Non si spiega altrimenti con quale logica si sia permesso un concorso docenti con oltre 60 mila candidati, molti dei quali obbligati a spostarsi sul territorio nazionale per sostenere la prova, mentre invece sul nuovo decreto si raccomandi ai cittadini di limitare il più possibile gli spostamenti”. Lo comunica in una nota la Senatrice Valeria Alessandrini della Lega, membro della Commissione cultura a Palazzo Madama, che aggiunge: “i rischi nelle attività vengono sovrastimati e portano alla chiusura mentre i pericoli dovuti agli spostamenti per il concorso sono stati ignorati: due pesi e due misure. Eppure le soluzioni c'erano, come la possibilità di assunzioni dirette, e la Lega le aveva proposte già da mesi”.

“La decisione - ha proseguito Alessandrini di limitare o fermare tutte queste attività ma non il concorso docenti in questo momento  è una scelta illogica che stride con tutti i principi di responsabilità e consapevolezza tanto millantati da Conte durante le sue dirette Facebook. I contenuti del nuovo Dpcm di fatto mettono in ginocchio tutte quelle attività che in questi mesi hanno investito tempo e soldi per mettersi in regola, come previsto dalle norme di sicurezza, senza peraltro evidenze scientifiche che certifichino la necessità di chiuderle. Impedire o limitare l’attività di bar, ristoranti, servizi di ristorazione, cinema, teatri, congressi, fiere locali, piscine e palestre penalizza ingiustamente le imprese e i lavoratori che vivono nell’orbita dei settori quali la ristorazione, lo spettacolo, la cultura e lo sport. Molti di loro saranno costretti a chiudere per sempre, ma forse questo Conte lo ignora” ha concluso. 

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 26 ottobre 2020 alle 09:30
Autore: Redazione PN
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